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11-20 di 41 documenti del Cinquecento
Girolamo PARABOSCO

L’Oracolo

Giovanni Griffio, Venezia 1551.

Libro oracolare, forniva una risposta a 24 domande attraverso la scelta casuale di una lettera. Nel 1552 ne uscirà la seconda edizione riveduta e corretta (vedi qui).

Girolamo PARABOSCO

L’Oracolo

Giovanni Griffio, Venezia 1552 (I ed. 1551).

Seconda edizione del libro oracolare di Girolamo Parabosco, forniva una risposta a 24 domande attraverso la scelta casuale di una lettera. La prima edizione era uscita nel 1551.

Francesco GALIGAI

Pratica d'aritmetica

Giunti, Firenze 1552.
Gerolamo CARDANO

De Subtilitate

Vol. 21, Luduvicum Lucium, Basel 1554 (I ed. 1550).

In apertura del capitolo 18 (p. 494) di questo trattato Girolamo Cardano cita i prodigi del prestigiatore spagnolo Daumatum ("Daumati Hispani Praestigiatoris"). Nella prima edizione (1550) lo aveva citato senza farne il nome. Dello stesso illusionista scriverà nel 1613 Tomaso Garzoni ne Il serraglio de gli stupori del mondo (1613). Daumatum potrebbe essere il Dalmao citato da Pietro Aretino ne Le carte parlanti (1650).

Niccolò TARTAGLIA

General trattato di numeri e misure

Vol. XVI, Venezia 1556.

Trattato di aritmetica che contiene svariati effetti di divinazione numerica. Si veda per esempio a p. 263v "Se tu volessi saper dire a uno che numero lui avesse pensato..."

Conrad WOLFFHART LYCOSTHENES

Prodigiorum ac ostentorum chronicon

Henricum Petri, Basilea 1557.

La Cronaca di miracoli e prodigi che trascendono le leggi, le meccaniche e le cause naturali, avvenuti nell’emisfero australe e boreale, dalla creazione del Mondo ai giorni nostri, tratti in parte da autori greci e latini di comprovata autorità, in parte da molti anni di osservazione personale svolta con fede, studio e diligenza. Opera corredata da immagini fedeli di tutte le cose descritte (1557) di Conrad Wolffhart (1518-1561) descrive fenomeni celesti insoliti, mostri, animali fantastici e portenti di ogni tipo - compresa l’astronave spaziale ritratta a p. 494. L’autore la riporta in corrispondenza dell’anno 1479, scrivendo che "in Arabia si vide una cometa dalla forma di una trave molto appuntita e ricoperta da un certo numero di punti e da una specie di falce".

Alessio PIEMONTESE

La seconda parte de' secreti del reverendo donno Alessio Piemontese

Bartolomeo Cesano, Pesaro 1559.

Le plaisant jeu du dodechedron de fortune

Ian Longis, Paris 1560.

Libro di sorte francese del 1560.

Lodovico DOLCE

Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar la memoria

Venezia 1562.

Uno dei principali trattati mnemotecnici del Rinascimento italiano. Lodovico Dolce traspone, in una forma dialogica ispirata al De Oratore di Cicerone, i principi di ars memorativa contenuti nel Congestorium artificiosae memoriae (1520) del domenicano tedesco Johannes Romberch, trattato da cui riprende anche numerose xilografie. L'autore, che dichiara espressamente tale debito, senza apportare innovazioni importanti alla mnemotecnica, compie un interessante sforzo di adattare le tecniche tedesche alla cultura italiana, per esempio utilizzando - quali guide mnemoniche - Dante e le figure mitologiche presenti nella pittura di Tiziano.

Le risposte della signora Leonora Bianca

Francesco Rampazetto, Venezia 1565.

Libro di sorte del 1565

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