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34-43 di 100 documenti del Seicento
Jean CHASSANION

The theatre of Gods Judgements

S.I. and M.H., London 1648.

Trattato sulle punizioni divine, contiene anche un capitolo dedicato agli illusionisti e agli intrattenitori ("Of Conjurors and Entertainer"). A p. 76 riporta una delle descrizioni più antiche del numero chiamato "Bullet Catch" (o "Bullet Trick"), performance di repertorio in cui persero la vita almeno dodici illusionisti. L'episodio qui narrato parla di un uomo chiamato Coulen, che girava di città in città con pistole e archibugi e si faceva sparare addosso acchiappando i proiettili con le mani e senza riportare ferite. Traduzione dal francese del libro di Jean Chassanion Histoires memorables des grans et merveilleux jugemens et punitions de Dieu (1586).

Pietro ARETINO

Le carte parlanti

Marco Ginammi, Venezia 1650 (I ed. 1584).

Dialogo in cui Pietro Aretino racconta l'esibizione mentalistica di Dalmao, l'illusionista spagnolo che riusciva a leggere nel pensiero le carte da gioco (pp. 213-214). Dalmao potrebbe essere il mago a cui fa riferimento Gerolamo Cardano nel De Subtilitate (1554) e Tomaso Garzoni ne Il serraglio de gli stupori del mondo (1613).

Reginald SCOT

The Discoverie of Witchcraft

Giles Calvert, London 1651 (I ed. 1584).

Edizione 1651 del trattato che Reginald Scot scrisse dopo aver assistito, in qualità di Giudice di Pace, a un processo di stregoneria a Rochester. Visti i supplizi cui fu condannata l'imputata Margaret Simons, Scot decise di intraprendere una vasta indagine sui tecnicismi attraverso cui produrre effetti straordinari che escludono l'intervento diabolico - oggetto delle accuse mosse alla povera strega. Con la guida di un mago francese di nome Cautares, Reginald Scot realizzò la monumentale opera sulla stregoneria che entrerà nella storia come il primo testo in lingua inglese ad occuparsi di giochi di prestigio. Scritto con l'esplicito intento di mettere in guardia da un'applicazione troppo facile dell'aggettivo %u201Cdiabolico%u201D ai fenomeni magici, il libro sulla stregoneria di Scot subì le stesse conseguenze cui andavano incontro le streghe dell'epoca: re Giacomo VI di Scozia, di indole molto superstiziosa, ne fece bruciare tutte le copie in circolazione. Fortunatamente alcuni esemplari si salvarono dai roghi, costituendo oggi un documento di inestimabile valore non soltanto dal punto di vista artistico: per l'epoca in cui venne pubblicato si trattò, infatti, di uno dei più illuminati tentativi di un uso della ragione in ambito giudiziario, ben due secoli prima dello storico Dei delitti e delle pene (1763) di Cesare Beccaria.

Daniel SCHWENTER

Deliciae Physico-mathematicae oder Mathematische und Philosophische Erquickstunden

Verlegung Jeremiae Dümlers, Nürnberg 1651.

Ampia raccolta di giochi di prestigio e prodigi tecnici elaborati nell'ambiente dei gesuiti tedeschi, il cui principale esponente fu padre Athanasius Kircher. L'autore Daniel Schwenter è spesso citato tra gli allievi del gesuita che aveva installato il suo museo delle meraviglie a Roma presso il Collegio Romano. Questo libro presenta la descrizione accurata di molti degli exhibit conservati nel museo, tra cui il celebra "libro che si colora" (Blow book).

Jean François NICÉRON

La Perspective curieuse

Chez la veusue F. Langlois, dit Chartres, Paris 1652.

Opera in cui l'autore Nicéron descrive, tra gli altri prodigi ottici, il quadro che mostra immagini diverse quando due persone lo osservano da posizioni distinte.

Henry VAN ETTEN, Jean LEURECHON e William OUGHTRED

Mathematicall recreations or a collection of sundrie problemes extracted out of the ancient and moderne philosophers

William Leake, London 1653 (I ed. 1633).

Traduzione inglese di una raccolta francese di ricreazioni matematiche, seconda edizione aumentata di questo testo. La sua attribuzione è incerta (tra Henry Van Etten e Jean Leurechon) ed è stata oggetto di una tesi di laurea di Albrecht Heeffer: "Récréations Mathématiques" (1624). A Study on its Authorship, Sources and Influence, Ghent University, Ghent, 2004.

Mario BETTINI

Recreationum Mathematicarum Apiaria Novissima Duodecim

Bologna 1659.

Opera ispirata alle Deliciae Physico-mathematicae di Daniel Schwenter, analizza tecniche matematiche e geometriche applicabili negli ambiti più disparati - dalla gnomonica all'architettura e perfino all'arte della guerra. Mario Bettini era un gesuita bolognese.

Innocentio PARIBONA e Innocenzio PARIBONDA

Libro delle finte sorti

Francesco Righettini, Trevigi 1661 (I ed. 1620).

Edizione 1661 del libro di sorte di Innocentio Paribona. La prima edizione 1620 è stata stampata presso De' Rossi a Bologna; una copia è custodita a Trento presso la Biblioteca del Seminario Teologico (codice ggYm165). Dello stesso anno è anche Giocose vanità dove per numeri artificiosamente si risponde in versi alle proposte de curiosi corrette & di novo ampliate di molti altri quesiti da Piero Carrarino, Bernardino Corsi, Venezia 1620: una copia è custodita nella Bibliothèque Mazarine di Parigi.

Racconto del miracolo operato dalla madonna santissima dell'Oroppa li 9 marzo 1661

Bartolomeo Zavatta, Torino 1661.

Relazione indirizzata alla Madama Reale di Casa Savoia relativa al miracolo occorso a Giovanni Sa di Chambery presso il Santuario della Madonna Nera di Oropa (Biella).

“Voce "Andrea Ghisi"”

Pietro Angelo Zeno, Memoria de' scrittori veneti patritii ecclesiastici, & secolari, Paolo Baglioni Venezia 1662, p. 58.

Voce enciclopedica dedicata ad Andrea Ghisi, autore del Laberinto (1607, 1616).

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