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72-81 di 114 documenti nella categoria “Storia”
Alexandre DUMAS

Les mille et un fantômes

Calmann Levy, Paris 1881 (I ed. 1849).

Romanzo di Alexandre Dumas in cui viene citato Nicolas-Philippe Ledru "Comus" (p. 60).

Auguste BOUCHÉ-LECLERCQ

Histoire de la divination dans l'antiquité

Vol. 4, Ernest Leroux, Paris 1882.

Quarto di 4 volumi sulla storia della divinazione, si focalizza sulla divinazione etrusca, latina e romana. Da p. 145 affronta il tema delle "sorti" tratte dai libri.

Facts relating to M.lle Aimee, the only tattooed lady. Being a full and complete account of the life and adventures of this young lady, the only tattoed female in the world

New York Popular Pub. Co, New York 1886.

Biografia della signorina Aimee, "la donna tatuata"

Victor FOURNEL

Le vieux Paris: fètes, jeux, et spectacles

Alfred Mame et fils, Tours 1887.

Da p. 245 ricostruisce la storia degli illusionisti che si sono esibiti a Parigi dal Seicento in avanti. A p. 259 riporta alcuni aneddoti sulla carriera parigina di Pinetti. Da p. 390 parla di pulci ammaestrate.

Telemaque Thomas TIMAYENIS

A History of The Art of Magic

Press of J.J. Little & Co., New York 1887.

Libretto che, dopo un excursus storico della magia nei secoli, presenta alcuni giochi di prestigio del mago francese Alexander Herrmann (1844-1896).

Arthur Edward WAITE

Book of Black Magic & Pacts

Occult Pub. House, Chicago 1890.
J.Hardin BURLINGAME

History of magic and magicians

1895.
Marius CAZENEUVE

A la cour de Madagascar

Ch. Delagrave, Paris 1896.

Resoconto del viaggio in Madagascar dell'illusionista francese Marius Cazeneuve.

Charles BERTRAM

Isn't it wonderful? A history of magic and mystery

Swan Sonnenschein & Co. ltd, London 1896.

Ampia storia dell'illusionismo dall'antichità alla fine dell'Ottocento, descrive anche svariati dettagli tecnici e trucchi. Da p. 173 è pubblicata la riproduzione del libretto A New Game at Cards, Between a Nobleman in London and One of His Servants (s. d.).

George Francis LEGGE

Note on the Coptic spell

Proceedings of The Society Of Biblical Archeology, Vol. XX, 1 marzo 1898, pp. 147-149.

In questo articolo George Francis Legge ritiene con beneficio del dubbio che la formula magica "revoca stivoca" sia corruzione del latino "Revocasti Voces" (traducibile come "parole che richiamano"). Il commento si inserisce in un dibattito sul modo con cui formule antiche erano riportate nei libri di invocazioni: il mago spesso trascriveva formule che conosceva a memoria ma di cui ignorava il significato. Legge conclude l'articolo commentando che l'autore raccomanda ai suoi lettori che nell'esecuzione di trucchi di destrezza si usino imbonimenti o formule come le parole "hocus-pocus" (hoc est corpus), "hiccius Doctius" (hic est doctius), "vade couragius" (vade cor ejus?), "revoca stivoca" (revocasti voces?) e molte altre, senza apparentemente la minima idea che stava corrompendo le parole di qualche rituale latino. La formula pseudo latina corrotta per rima e assonanza potrebbe anche alludere alla manovra di inversione a U con cui si guida l'aratro (stivus) su un solco di ritorno nel terreno (revoca). In entrambi i casi la formula ha dunque il senso di richiamare le palline e comandar loro di "tornare indietro" in modo magico dalla mano al bussolotto da cui erano state apparentemente prelevate.

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