Nel suo This Book Needs No Title, Raymond Smullyan racconta questo curioso aneddoto:

Recentemente ero con un gruppo di matematici e filosofi. Un filosofo mi chiese se credevo che l’uomo fosse una macchina.
Risposi: «Credi che farebbe qualche differenza?» Egli replicò francamente: «Certo! Per me è la domanda più importante della filosofia.»
In seguito pensai che se il mio amico avesse concluso di essere una macchina, ne sarebbe stato terribilmente umiliato. Credo avrebbe reagito dicendo: «Mio Dio! È orribile! Sono solo una macchina!»
Ma se io scoprissi di essere una macchina, la mia reazione sarebbe completamente diversa. Esclamerei: «Meraviglioso! Non credevo che le macchine potessero essere così splendide!» (1) 


Note

1. Tratto da Raymond Smullyan, This Book Needs No Title, Prentice-Hall, Englewood Cliffs (New Jersey) 1980.

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