Se dovessi naufragare su un’isola deserta (e potessi ignorare il problema della corrente elettrica) porterei con me un solo gioco elettronico: la collezione di puzzle di Simon Tatham.

Il mio coetaneo di Cambridge – che ama farsi chiamare “Simon the geek” – ha realizzato 33 giochi logici, uno più intricato dell’altro, che consentono ore e ore di divertimento. Perfetta per trascorrere il tempo durante le code alla posta, la collezione include alcuni classici (tra cui Master Minds, Campo minato e il Sudoku), ma anche due dozzine di puzzle poco noti. La sua longevità è accresciuta dalla possibilità di modificare tutti i parametri di gioco, ampliando le griglie, scegliendo schemi più complicati e addirittura impostando il “seed” per la generazione casuale delle partite e salvando i nuovi settaggi (per tornare in qualunque momento a uno schema che ci è piaciuto particolarmente).

Al mio preferito, Bridges, ho dedicato un capitolo del mio prossimo libro (Numeri assassini, Kowalski 2011).

Meritano uno sguardo anche Galaxies, Unequal e Untangle.

Avreste mai pensato che il Teorema dei quattro colori poteva fornire lo spunto per un gioco logico? Ecco il sorprendente Map.

I puzzle di Simon Tatham sono gratuiti e disponibili per qualsiasi supporto; io li ho scaricati dal Market di Android, ma ne sono state realizzate versioni per Iphone, Windows e Unix.

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