Graham Chapman, l’attore che interpretò Brian nel memorabile film dei Monty Python Brian di Nazareth, morì il 4 ottobre 1989, giorno della vigilia del ventesimo anniversario del gruppo.

«Morire proprio quel giorno è stato un gesto di pessimo gusto da parte sua.», commentò Terry Jones, «Si tratta del peggior bidone che mi sia mai capitato di ricevere a una festa

I superstiti del gruppo rispettarono il dolore della famiglia tenendosi in disparte. Aspettarono che fossero trascorsi due mesi per organizzare una cerimonia privata. Tra gli altri prese la parola John Cleese, che ne onorò il ricordo con un discorso memorabile – sotto riportato in traduzione italiana.

Graham Chapman, co-autore dello sketch del pappagallo morto (1) , [[[non c’è più. Ha cessato di esistere, privo di vita, riposa in pace, è spirato, ritornato polvere, ha esalato l’ultimo respiro]]] (2) , è andato a incontrare in cielo il capo supremo dell’intrattenimento più frivolo, e immagino che quello che stiamo tutti pensando è quanto sia triste che un uomo di tale talento, capacità, generosità e intelligenza debba essersene andato a soli 48 anni, prima di aver raggiunto molte delle cose di cui era capace... prima di essersi divertito a sufficienza.
Beh, sento che dovrei dire: «Chi se ne frega. Che si fotta il bastardo. Spero che bruci all’inferno.»
Penso che dovrei dire proprio così, e lui non mi perdonerebbe mai se non lo facessi, se perdessi questa occasione di scandalizzarvi tutti da parte sua. Meriterebbe qualsiasi cosa, ma non trita e ritrita retorica. Ieri sera, mentre scrivevo questo pezzo, lo sentivo bisbigliare nel mio orecchio: «Mio caro Cleese, tu sei molto orgoglioso di essere stato il primo a dire la parola “merda” sulla TV inglese. Se questa cerimonia è davvero per me, tanto per cominciare, voglio che tu sia la prima persona a dire, in una cerimonia funebre, la parola “fottere”!»

Il discorso funebre si chiude con una dichiarazione di intenti che non potrebbe essere più esplicita:

Non si scandalizza la gente per infastidirla; credo piuttosto che lo si faccia per offrire un momento di gioiosa liberazione, perché in quel momento sentiamo che le regole sociali – che ci impongono vincoli terrificanti – sono in fin dei conti tutt’altro che importanti.


Note

1. Graham Chapman compare personalmente negli ultimi secondi dello sketch.

2. Le parole tra parentesi quadre sono riprese letteralmente dal citato sketch del pappagallo morto.

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