Durante l’intervista che ha aperto La Repubblica delle Idee a Firenze, Dan Brown ha parafrasato una nota massima di Alfred Hitchcock. Il giorno dopo, il quotidiano Repubblica ha riportato l’aforisma in due versioni diverse.

A sinistra: «La vita è come un romanzo senza la noia.» – A destra: «Un romanzo è come la vita senza le parti noiose.»

Lo scrittore aveva pronunciato la frase a destra (come ho già raccontato), ma la curiosa svista mi ha fatto pensare a Pitigrilli, che praticava sistematicamente l’inversione degli aforismi. Nel suo Dizionario antiballistico (1)  proponeva:

Parecchi disprezzano le ricchezze ma pochi sanno farne dono.
Parecchi sanno far dono delle ricchezze ma pochi le disprezzano.

o ancora:

La felicità è nelle cose e non nel nostro gusto.
La felicità è nel nostro gusto e non nelle cose.

Non sempre la verità dell’uno spicca nettamente su quella dell’altro. Lo ha notato Umberto Eco, che per aforismi del genere ha proposto l’aggettivo “cancrizzabile”:

L’aforisma cancrizzabile è una malattia della tendenza al wit, in altre parole una massima che, pur di apparire spiritosa, non si preoccupa del fatto che il suo opposto sia egualmente vero. […] L’aforisma cancrizzabile è portatore di una verità molto parziale e, sovente, dopo che lo si è cancrizzato, ci rivela che nessuna delle due prospettive che apre è vera: sembrava vera solo perché era spiritoso. (2) 

Eppure esistono aforismi cancrizzabili perdonabili: la loro verità si mantiene dopo l’inversione, ma in maniera non ovvia. È il caso di quello che Marty Hines ha segnalato ieri su Twitter:

Autologico è pentasillabo (3) 


Note

1. Dino Segre Pitigrilli, Dizionario antiballistico, Sonzogno, Milano 1962.

2. Umberto Eco, “Wilde. Paradosso e aforisma” in Sulla letteratura, Bompiani, Milano 2002, p. 76.

3. Marty Hines su Twitter, 29.6.2013

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