«Qual è l’equivalente “magico” del Romanzo Storico?» Il “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” nasce come risposta a tale interrogativo. Da oggi un vasto framework ne rende disponibili retroscena, incarnazioni transmediali, videotutorial e spunti di approfondimento. Clicca qui sotto per accedere alla “sperimentazione più radicale” tra quelle ispirate al romanzo di Wu Ming L’armata dei sonnambuli, primo esempio di digital storytelling nell’ambito dell’illusionismo:

http://www.marianotomatis.it/lab

Quale ruolo può avere la magia nell’immaginario contemporaneo? A suggerirlo è Roberto Bolaño in un frammento che Francesca Gruppi colloca in apertura di un bellissimo articolo sulla mitocrazia (1) :

Ti spiegherò qual è la terza gamba del tavolo umano. […] La vita è domanda e offerta, oppure offerta e domanda, tutto si limita a questo, ma così non si può vivere. È necessaria una terza gamba perché il tavolo non crolli negli immondezzai della storia, che a sua volta crolla perennemente negli immondezzai del vuoto. Perciò prendi nota. Questa è l’equazione: offerta + domanda + magia. E cos’è la magia? La magia è epica ed è anche sesso e bruma dionisiaca e gioco. (2) 

Lo scorso aprile, insieme a Ferdinando Buscema, ho pubblicato L’arte di stupire (Sperling & Kupfer 2014), il manifesto di una nuova forma di illusionismo che esce dai classici spazi teatrali per incidere sulla realtà quotidiana. Contrastando l’abitudine attraverso lo stupore, questa inedita incarnazione dell’illusionismo può mettere in discussione le categorie con cui si osserva il mondo, sfidando sistematicamente i “presupposti fondamentali, preriflessivi” (3)  su cui prosperano molte violenze – simboliche e non – della società contemporanea (è il caso di “Donne a metà”, il mio documentario che “inquina” programmaticamente lo sguardo, costringendo a osservare con occhi diversi un topos dell’illusionismo cui siamo ormai assuefatti).

Per una strana sincronia, il nostro libro è uscito a una settimana di distanza da L’armata dei sonnambuli (Einaudi 2014) di Wu Ming. Dopo una lettura delle rispettive bozze, con i Wu Ming ci siamo resi conto delle profonde risonanze tra i due lavori, che (ben oltre il comune acronimo del titolo L’ADS) condividono una profonda fede nella “potenza di produrre contro-condotte, contro-storie e contro-interpretazioni.” (4) 

L’arte di stupire poteva essere messa alla prova proprio nei luoghi narrativi creati da L’armata dei sonnambuli, contribuendo a raccontare la stessa storia attraverso mezzi diversi. Il multiforme lavoro, iniziato nel mese di febbraio 2014, ha trovato una sintesi nel “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario”, un esperimento narrativo sviluppato contemporaneamente su molteplici media.

Lo spettacolo teatrale

Il “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” andato in scena il 6 maggio 2014 è stato un inedito ibrido tra lo spettacolo di illusionismo, il reading e la presentazione di un romanzo. Diviso in cinque atti, lo show ha coinvolto i Wu Ming, una sonnambula e cinque illusionisti ed è stato presentato sul palco del Circolo Amici della Magia di Torino.

Il collettivo bolognese l’ha definito “una versione pop-up del romanzo” (ascolta) oltre che “una delle più divertenti presentazioni” di un loro romanzo mai andata in scena (ascolta).

Il video dell’intero spettacolo, suddiviso in 13 capitoli, è interamente disponibile online (vedi).

La scelta di Torino per aprire il tour ha anche una forte carica simbolica: nato in ambito profondamente conservatore (da Giuditta Dembech a Vittorio Messori, attraverso i salotti borghesi di Gustavo Rol), l’immaginario fantastico evocato dal binomio “Torino Magica” è un territorio da non lasciare all’egemonia di destra e da presidiare con narrative alternative.

Il playbill dello spettacolo

Gli ottanta spettatori dello show torinese hanno trovato nel foyer del teatro un playbill dello spettacolo in forma cartacea (foto). Stampato in tiratura limitata a 100 copie, il libretto approfondisce, dal punto di vista storico e iconografico, le tematiche affrontate nel corso dell’incontro, integrando la narrativa teatrale con più dettagliati riferimenti bibliografici e inedite suggestioni collaterali.

Lo stesso playbill offre un’ulteriore esperienza magica: ogni capitolo, infatti, presenta un esperimento magico interattivo che coinvolge direttamente il lettore (scarica un esempio tratto dall’Esercizio IV ”Il segreto di Mesmer”); in questo modo gli esercizi offerti dal Laboratorio sono fruibili in maniera asincrona, perché avvengono nei tempi della lettura e dunque in differita rispetto alla loro presentazione diretta da parte del magnetista di turno.

Progettato come uno stralunato oggetto narrativo di difficile catalogazione, il playbill è al contempo un souvenir dello spettacolo (con un’apposita pagina per raccogliere gli autografi), un’estensione del Quinto Atto de L’armata dei sonnambuli e un libretto interattivo che offre esperienze magiche asincrone (vedi).

Al playbill del “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” sono allegati
i materiali per eseguire interattivamente gli esercizi proposti.

Il laboratorio di strada

Domenica 26 aprile 2014 ho portato in strada a Bussoleno alcuni esperimenti di Magnetismo Rivoluzionario, in occasione della Giornata per la Resistenza No TAV (vedi). I passanti sono stati coinvolti in tre giochi di prestigio ispirati alla resistenza alla linea Torino-Lione, uno dei quali studiato appositamente per i più piccoli (vedi).

Con l’insostituibile aiuto di Alberto Perono Cacciafuoco (foto), un illusionista locale che si è immediatamente reso disponibile, i bambini hanno potuto costruire sul posto un gioco di prestigio da presentare ai quattro angoli del paese (qui il tutorial) diffondendo in modo virale l’esperienza magica.

Agli esperimenti di magnetismo di Bussoleno ha partecipato, tra gli altri, Alberto Perino (foto), noto esponente del Movimento No TAV. Nel pomeriggio si è diffusa tra gli adulti la Novissima oculistica Terapia di Allucinazione Visiva (NoTAV) ispirata alle cure magnetiche di Orphée d’Amblanc, incoraggiata da un volantino che ne proponeva la somministrazione virale nei dintorni del paese – e magari anche nel Parlamento italiano, come ha proposto il senatore Marco Scibona dopo aver partecipato al laboratorio di Bussoleno.

L’invito a partecipare alla giornata è partito da Luca Cientanni, che aveva intuito le potenzialità live di un approccio magico alla lotta contro il TAV sin dalla diffusione del mio “Let the Poker Free”.

La ricostruzione storica

Nella sua lezione sulla creatività, Maurice Renard individuava il nucleo dell’incredibile ragionevole in un minuscolo dettaglio:

Il più delle volte, una singola bugia collocata all’inizio di un lavoro – una deviazione dalla norma – è sufficiente per preservare il doppio binario della meraviglia e della credibilità […], senza che sia necessario introdurre ulteriori falsità. (5) 

Il “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” si basa su una singola, minima bugia: l’esistenza di Cahiers de Magnetisme Révolutionnaire (foto falsissima) rinvenuti a Lione (foto).

Documentata è la virata politica dell’impegno mesmeristico di Nicolas Bergasse (6) ; storica la sua affermazione secondo cui bisogna nascondere dietro il pretesto degli esperimenti di magnetismo animale l’azione rivoluzionaria (qui); epica l’affermazione del magnetizzatore torinese Eugenio Allix, che nel 1854 esortava i colleghi a portare il mesmerismo fuori dalle pareti domestiche:

Apparteniamo alla scuola militante [e] dichiariamo guerra accanita a tutti quelli che mancheranno ai sacri doveri che incombono a ciascuno che si dice magnetizzatore. (7) 

A partire dall’interrogativo «Qual è l’equivalente “magico” del Romanzo Storico?», ho introdotto un elemento finzionale (i Cahiers editi da Bergasse) e da lì mi sono mosso per elaborare una narrativa teatrale coerente come base per numerosi giochi di prestigio reinterpretati in chiave rivoluzionaria.

Ricostruiti in dettaglio sul playbill e a questo indirizzo, i retroscena storici del Laboratorio sono raccontati con musica e immagini qui:

Le pillole, tra presentazioni live e videogioco

Piccoli estratti dal Laboratorio sono andati in scena durante alcune presentazioni dal vivo del romanzo L’armata dei sonnambuli (a Ravenna, Bologna, Torino, Pesaro e Belluno) e de L’arte di stupire (a Bologna) come inserti estemporanei: singoli giochi di prestigio a sfondo rivoluzionario, presentati da me o da Wu Ming, hanno coinvolto i presenti in surreali performance interattive, del tutto inaspettate per il contesto in cui erano proposte (qui l’intero calendario).

Una pillola in forma di videogioco magico interattivo ha anticipato l’uscita del romanzo: si tratta di «Chi perderà la testa?», ispirato al passo in cui compare l’ormai nota espressione “il mondo si arbalta.” (8) 

I videotutorial

I filmati su YouTube sono stati utilizzati non solo nella loro (banale) funzione di riproduzione 1:1 del Laboratorio spettacolo andato in scena a Torino, ma anche nella più innovativa funzione di videotutorial: i vari esperimenti di magnetismo rivoluzionario sono stati realizzati anche in una forma interattiva, in modo da coinvolgere lo spettatore in modalità asincrona, coinvolgendolo in esperimenti attraverso lo schermo (vedi) oppure fornendogli la possibilità di costruire da sé i giochi e diventare egli stesso portatore di virus magico-rivoluzionari (come in questo caso).

Presentata per la prima volta a Ravenna in apertura del Révolution touR il 17 aprile 2014 con Wu Ming 1 ed Emiliano Visconti, la pillola di Laboratorio con il maggior numero di repliche è stata “Distinti ma concordi”; eccone la versione interattiva su YouTube.

Il “framework”: un invito a portare il New Italian Epic nella magia

Tutte le diverse incarnazioni del “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” sono state ricondotte al sito web www.marianotomatis.it/lab, un ambiente che non si limita a presentare il (multiforme) stato dell’arte attraverso un diario di bordo, un album fotografico e la riproposizione dell’intero spettacolo torinese, ma ha l’ambizione di stimolare ulteriori sperimentazioni. Esperimento di digital storytelling nato dal basso in un ambito – quello della magia – del tutto estraneo a questa forma di racconto, il Laboratorio è anche una call to action per gli illusionisti (vedi).

L’illusionista moderno, infatti, tende a essere disorientato: trova sul mercato giochi di prestigio e oggetti truccati in quantità, ma la bulimia alimentata da Internet sbriciola la sua attenzione su una miriade di effetti magici, tecniche e trucchetti, senza alcun filo conduttore.

In un mondo dominato da un milione di “apps” sconnesse, il “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” è un Sistema Operativo utile per metterle in ordine: un ambiente “open source” in cui sperimentare per collocare le proprie magie in un contesto significativo. Rifuggendo l’aggettivo “esclusivo”, il “Laboratorio” offre a chiunque un universo narrativo liberamente ampliabile, con una storia alle spalle, un contesto epico e una comunità crescente di illusionisti che ne hanno colto lo spirito e vogliono contribuire con la propria magia alla Rivoluzione.

Ieri Tolkien raccontava le vicende della “Terra di Mezzo” offrendo ai lettori mappe, cronologie storiche e dizionari: il suo mondo fantastico era tanto affascinante, variegato e “inclusivo” da stimolare i fan a proseguire il racconto con storie, giochi di ruolo, fumetti, film di animazione…

Il Laboratorio offre ai prestigiatori d’oggi un “mondo” in bilico tra la realtà e la fiction in cui collocare le proprie illusioni, ulteriormente estendibile grazie agli infiniti potenziali sviluppi suggeriti nelle oltre 700 pagine del romanzo dei Wu Ming. L’obiettivo? Allontanare lo sguardo dal proprio ombelico e allargarlo al mondo, lasciandosi contaminare dalle suggestioni del New Italian Epic.

Negli anni in cui Allix richiamava ai doveri di militanza del mesmerismo, a Roma la sua pratica era illegale. Gli unici che potevano operare in tal senso erano gli illusionisti. Nel 1860 il magnetizzatore Francesco Guidi lo racconta inorridito:

A Roma […] pubblici esperimenti non possono farsi da veri magnetizzatori; ed hanno soltanto il libero transito e la superiore approvazione le ciarlatanerie dette magnetiche dei [noti prestigiatori] Pisenti e dei Zanardelli. (9) 

A 160 anni di distanza sarebbe delittuoso non approfittare del privilegio di cui l’illusionismo gode rispetto alle tradizionali arti occulte. Il “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” risponde all’appello militante di Allix, con la convinzione che – se davvero la Rivoluzione si farà con ogni mezzo necessario – dovrà servirsi anche di una bacchetta magica.

Istantanea della pillola di magnetismo rivoluzionario “Distinti ma concordi” presentata al VAG61 di Bologna.


Note

1. Francesca Gruppi, “La terza gamba del tavolo umano. Una riflessione su mito e sinistra a partire da Mitocrazia di Yves Citton”, H-ermes. Journal of Communication, 2 (2014), pp. 149-160.

2. Roberto Bolaño, 2666, Adelphi, Milano 2004, pp. 286-287.

3. Gruppi 2014, p.153.

4. Yves Citton, Mitocrazia, Edizioni Alegre, Roma 2010, p. 156 in Gruppi 2014, p.153.

5. Maurice Renard, “Du Merveilleux scientifique et de son influence sur l’intelligence du progrès”, Le Spectateur, ottobre 1909.

6. Robert Darnton, Il mesmerismo e il tramonto dei lumi, Medusa, Milano 2005, pp. 78-79.

7. Eugenio Allix, Guida elementare dello studente magnetizzatore, UTET, Torino 1854, p. 257.

8. Wu Ming, L’armata dei sonnambuli, Einaudi, Torino 2014, p. 554.

9. Francesco Guidi, Il magnetismo animale secondo le leggi della natura e principalmente diretto alla cura delle malattie, Milano 1860, p. 422.

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0