Occorre una pietra di foggia opportuna tale per cui si possa nascondere bene nella mano, e si sta seduti nella posizione menzionata in precedenza così che si possa ricevere in grembo qualunque cosa. Quindi si prende dalla borsa tale pietra e si dice: «Vedete, Signori, qui c’è una pietra, una pietra miracolosa, la si può far svanire, dissolvere o far diventare invisibile». Detto questo si ritira la mano verso il bordo del tavolo lasciando cadere la pietra in grembo, e fissando al contempo il pubblico gli si dice: «Scegliete voi in qual modo». Quindi portando di nuovo l’attenzione sulla mano si pronunciano le parole: «Fortuna variabilis, lapis inestimabilis, Jubeo, Vade Vade, Couragious». Si apre la mano e la si agita, vi si soffia sopra, e guardandola si dice: «Vedete, ed è sparita!». Guardare la pietra farà distrarre il pubblico, e al contempo la si potrà recuperare con l’altra mano per riporla nuovamente nella borsa.

Note di Mauro Ballesio

Qui l’autore spiega esplicitamente l’artificio psicologico noto come misdirection: il pubblico tende a dirigere la propria attenzione su ciò che il prestigiatore guarda con persistenza, distraendosi in tal modo dall’esecuzione del trucco che altrimenti potrebbe essere notato. Scrivendo “guardare la pietra” l’autore intende evidentemente dire: “guardare la mano farà distrarre il pubblico”. La pietra infatti non è già più là. La mossa di far scivolare la pietra dal bordo del tavolo sulle ginocchia oggi è nota come lapping.

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