Anche per realizzare la seguente illusione occorre un attrezzo appositamente costruito, di cui segue la figura. Si può realizzare con due cannette di sambuco ripulite dal midollo e in seguito fissate insieme incollando sull’estremità un pezzo di sughero arrotondato. Poi vi si inserisce un laccio scorrevole, le cui estremità devono uscir fuori dai due pertugi fatti alle estremità d’ogni cannetta di sambuco.

Si appoggia tale attrezzino sulla parte carnosa del naso, quindi si tira la cordicella da un’estremità e poi dall’altra e sembrerà tosto che la cordicella scorra tirata attraverso il naso. (1) 

Note di Mauro Ballesio

Reginald Scot descrive lo stesso gioco nel Discovery of Witchcraft (1584):

Tirare una corda attraverso il naso, la bocca o la mano, così facile da fare e al contempo meraviglioso da vedere C’è una altro trucco, che è chiamato «La Briglia». È realizzato con due cannette di sambuco, che sono cave, e lungo tali cavità è infilata una cordicella. Da una lato le cannette vanno unite insieme, e a mezzo pollice di distanza dall’altro lato va praticato un foro. Le cordicelle sono passate in questi fori facendo poi dei nodi a pochi pollici dalla terminazione per evitare che possano scorrere rientrando all’interno. Si mettono le cannette sul naso come un paio di forbici e quando la cordicella verrà tirata da una parte all’altra sembrerà scorrere attraverso il naso. Infine si può prendere un coltello e dopo aver tagliato la cordicella si finge di poter rimuovere la briglia dal naso. (2) 

La descrizione di Scot aggiunge un dettaglio sull’uso di questo attrezzo: esso va tenuto sul naso come un paio di forbici. In merito ai dettagli costruttivi l’illustrazione di Scot è più fedele a questa descrizione. Scot dice inoltre che tale congegno può essere utilizzato non solo sul naso, ma anche sulla bocca o su una mano.

Il principio è alla base dell’attrezzo chiamato “Pilastri di Salomone” e delle sue varianti, così come il Professor Hoffmann lo battezzò in Modern Magic (1876). (3) 

Nota di Mariano Tomatis

I “Pilastri di Salomone” del Professor Hoffmann sono alla base dell’illusionista automatico al Musée Mécanique di San Francisco. Il gioco di prestigio a manovella, chiamato Bryan’s Magic String Cutter, è una diavoleria meccanica che presenta il gioco della corda tagliata e ricomposta. Sostituendo un illusionista in carne e ossa, il congegno affida a un rullo il testo che accompagna l’esecuzione. Inserendo una moneta, la puleggia principale si sblocca, consentendo allo spettatore di farla girare e azionare il macchinario. In questo filmato è possibile vederla in azione:

Prima il filo è mostrato intero, poi una lametta si abbassa per tagliarlo ma – sorpresa! – alla fine del numero esso risulta intatto.

Dopo Hocus Pocus Junior, sul principio scrisse Henri Decremps (1746-1826) alla vigilia della Rivoluzione Francese nel suo Testament de Jérome Sharp (1786) (4)  (leggilo nella Biblioteca Magica del Popolo), illustrandolo con grande efficacia in alto a p. 54:

Henri Decremps, Testament de Jérome Sharp pour servir de complement à la magie blanche dévoilée, Chez l’Auteur, Paris 1786, p. 54.


Note

1. Traduzione di Mauro Ballesio.

2. Reginald Scot, Discovery Of Witchcraft, Libro XIII, Cap. 34, “To drawe a cord through your nose, mouth or hand, so sensible as is woonderful to see”, 1584.

3. Angelo Lewis Professor Hoffmann, Modern Magic, George Routledge and sons, Londra 1876, p. 330.

4. Henri Decremps, Testament de Jérome Sharp pour servir de complement à la magie blanche dévoilée, Chez l’Auteur, Paris 1786.

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