Lodovico Dolce

Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar la memoria

Venezia 1562.

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Uno dei principali trattati mnemotecnici del Rinascimento italiano. Lodovico Dolce traspone, in una forma dialogica ispirata al De Oratore di Cicerone, i principi di ars memorativa contenuti nel Congestorium artificiosae memoriae (1520) del domenicano tedesco Johannes Romberch, trattato da cui riprende anche numerose xilografie. L'autore, che dichiara espressamente tale debito, senza apportare innovazioni importanti alla mnemotecnica, compie un interessante sforzo di adattare le tecniche tedesche alla cultura italiana, per esempio utilizzando - quali guide mnemoniche - Dante e le figure mitologiche presenti nella pittura di Tiziano.

Lingua

Italiano

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