George Francis Legge

Note on the Coptic spell

Proceedings of The Society Of Biblical Archeology, Vol. XX, 1 marzo 1898, pp. 147-149.

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In questo articolo George Francis Legge ritiene con beneficio del dubbio che la formula magica "revoca stivoca" sia corruzione del latino "Revocasti Voces" (traducibile come "parole che richiamano"). Il commento si inserisce in un dibattito sul modo con cui formule antiche erano riportate nei libri di invocazioni: il mago spesso trascriveva formule che conosceva a memoria ma di cui ignorava il significato. Legge conclude l'articolo commentando che l'autore raccomanda ai suoi lettori che nell'esecuzione di trucchi di destrezza si usino imbonimenti o formule come le parole "hocus-pocus" (hoc est corpus), "hiccius Doctius" (hic est doctius), "vade couragius" (vade cor ejus?), "revoca stivoca" (revocasti voces?) e molte altre, senza apparentemente la minima idea che stava corrompendo le parole di qualche rituale latino. La formula pseudo latina corrotta per rima e assonanza potrebbe anche alludere alla manovra di inversione a U con cui si guida l'aratro (stivus) su un solco di ritorno nel terreno (revoca). In entrambi i casi la formula ha dunque il senso di richiamare le palline e comandar loro di "tornare indietro" in modo magico dalla mano al bussolotto da cui erano state apparentemente prelevate.

Lingua

Inglese

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