MARIANO TOMATIS

WONDER INJECTOR

Scrittore e illusionista
Mariano illumina le
meraviglie sul confine
tra Scienza e Mistero.

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“Neuro Bill” di Francesco Busani

INTRODUZIONE

Esistono effetti magici sorprendenti dal punto di vista del pubblico, il cui metodo è però complicato e farraginoso. Altri si basano su meccanismi segreti sottili, ma l’impatto sugli spettatori non è all’altezza della loro ingegnosità.

Sono piuttosto rari gli effetti belli da vedere e geniali nella loro semplicità. Scovare questi ultimi richiede la pazienza del cercatore d’oro, disposto a setacciare per ore la sabbia di un fiume nella speranza di imbattersi in una pepita di valore.

Se avete trovato questo libretto per caso, in mezzo a tanti altri, ho una notizia per voi: Francesco Busani ha cesellato per voi il pezzo d’oro che vi allieterà la giornata.

Gli altri intuiranno facilmente che cosa aspettarsi da queste pagine: la cura dei dettagli e la maniacalità nel rifinire una routine sono le principali doti di Francesco, il cui effetto descritto in queste pagine stupirà voi e chi ne sarà spettatore.

—Mariano Tomatis

Ci sono due tipi di semplicità. La prima potremmo battezzarla "Semplicità Pragmatica". Esiste perché il principiante non ha altra scelta. Per default, l’ignoranza e l’inesperienza impongono una gamma limitata di opzioni. Presumibilmente, però, il viaggio continua. Visualizzate una persona che si arrampica sulla collina. Mentre il novizio letteralmente si eleva, così fa il livello di conoscenza acquisita e di esperienza. E, mentre la competenza aumenta, si incrementa di pari passo il raggio d’azione; il lavoro può divenire sempre più complesso. L’esperienza, se percepita con caparbietà, ci mette in grado di comprendere quel che è davvero essenziale, e quel che può essere rimosso senza far danni. Così, il sentiero continua giù verso l’altro fianco della collina, e al tempo in cui la discesa è completata molte complicazioni estranee sono state filtrate ed eliminate. Il risultato è, ancora una volta, la semplicità, ma questa volta si tratta di un approccio informato; chiamiamola "Semplicità Esperta".

—Max Maven, "Simplicide" in Brick #74, inverno 2004.

Nel suo breve saggio "Simplicidio" Max Maven descrive il percorso artistico come una curva che parte dalla semplicità, punta verso una sempre maggiore complessità, ma può aspirare al ritorno a una semplicità diversa e più matura.

L’articolo apparve su Brick, una rivista di critica letteraria estranea al mondo della magia. Maven prendeva spunto dalla sua esperienza nell’ambito del Mentalismo per proporre un punto di vista che si applicava a molte altre arti.

Un musicista apprendista inizia a suonare con pochi accordi, per poi passare allo studio di modi e scale eseguiti sempre più velocemente. Poi, magari dopo molti anni, impara a sintetizzare il suo discorso musicale con un assolo, magari privo di tante note suonate a velocità supersonica, ma più efficace dal punto di vista espressivo.

A questo mi sono ispirato per la creazione di questo effetto: il mio sforzo è stato quello di limare via tutto il superfluo e creare l’impossibile utilizzando solo una banconota.

—Francesco Busani

EDITORE

Stampato in proprio

PUBBLICATO NEL

2012