Si scrive Quarzerone ma si legge Musinè. UFO 78 di Wu Ming ruota intorno alla scomparsa di due ragazzi durante un’escursione sul monte, ma la trama porta con sé un’eco più ampia: un intreccio di cronache, paure collettive e racconti nati in Valsusa alla fine degli Anni Settanta.

A divulgarne una fu Giuditta Dembech, durante la trasmissione radiofonica “Quinta Dimensione”. Il suo stile comunicativo teneva insieme l’atmosfera da X-Files e la bagna caoda alla Cascina d’Roland (cena + conferenza = 25.000 lire). Nei suoi racconti, la ricercatrice spirituale polemizzava con i cattivissimi Men in Black della Sovraintendenza, impegnati a censurare le tracce di presenze aliene in Piemonte sin dalla preistoria. Dando spazio alle testimonianze più surreali di chi – attraversando la Porta Dimensionale tra il Musinè e la Sacra di San Michele – diceva di aver vissuto in prima persona esperienze “altre”.

Facendo eco alla leggenda degli operai medievali impegnati nella costruzione della Sacra – operai che, si dice, venivano misteriosamente traslati nel continuum spazio-temporale – Dembech racconta un episodio analogo avvenuto nel 1978: una vicenda conclusasi con la scomparsa di una persona e la tragica morte di un’altra.

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“Quinta Dimensione” rendeva permeabile il confine tra cronaca e leggenda e una sparizione poteva intrecciarsi con l’idea di passaggi sottili, porte fra mondi o stati alterati di coscienza. Il risultato è un’atmosfera sospesa, dove la montagna del Musinè sembra farsi soggetto narrativo autonomo, capace di reimpastare vero e verosimile fino a renderli difficili da distinguere.

Di questo si occupa la Guida ufologica al Monte Musinè (Le lettere scarlatte), scritta da Mariano Tomatis: un’indagine sul confine poroso tra illusione e realtà, tra leggenda e cronaca.

Il libro sarà presentato il 31 ottobre 2025 al Trieste Science-Fiction Festival.

Dischi volanti sul Musinè

Mariano Tomatis racconta il monte, cuore dell’ondata UFO del 1978: rapimenti alieni, reportage di Kolosimo e menhir ufologici lo rendono un laboratorio narrativo dove cronaca e fantascienza si intrecciano, tra tensioni sociali e resistenze.

Modera Roberto Maestri.

Trieste, sala Xenia (Via Mazzini 7, angolo Riva III Novembre), h. 19.

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