Approfondimento

Fantasmagoria

Nel 1770 Edmé-Gilles Guyot descrive la “lanterna nebulosa”, lanterna magica (fig. 4) nascosta in una scatola che proietta su uno specchio e, per il tramite di questo, su una nuvola di fumo.

Edme-Gilles Guyot

Nouvelles récréations physiques et mathématiques

Vol. 4, Gueffier, Paris 1770.

Nel 1783 Christlieb Benedict Funk descrive una lanterna simile (fig. 23) che proietta su uno schermo di fumo: il sottile banco di nebbia viene fuori da un piedistallo (figg. 19-20) che nasconde un braciere (fig. 22).

Christlieb Benedict Funk

Natürliche Magie

Bey Friedrich Nicolai, Berlin  1783.

La “lanterna nebulosa” appare in azione sulla copertina del primo volume di Samuel Halle.

Johann Samuel Halle

Fortgesetzte Magie: oder, die Zauberkräfte der Natur

Vol. 1, Bey J. Pauli, Berlin 1784.

Nel 1784 Henri Decremps descrive una scena di fantasmagoria (pp. 105-7.):

Henri Decremps

La magie blanche dévoilée

Chez l'Auteur, Paris 1784.

Nel cuore delle tenebre, [Hill] vede brillare un piccolo raggio di luce, che dura solo un istante [...] Un odore sulfureo e bitumoso si spande attorno a lui; l’aria risuona dei rumori più spaventosi [...] Egli distingue voci querule e gementi che annunciano dolore e disperazione: cade il silenzio, ma presto è interrotto da una voce di tuono che fa tremare i vetri, pronunciando queste parole: Stolto, colui che non crede alla magia bianca, trema! Ecco l’inferno con la sua diavoleria.
Immediatamente avverte due o tre scosse di terremoto, poi sente un rumore sotterraneo simile a quello del mare. Nel mezzo del tuono e dei suoi lampi, vede apparire tre scheletri che, digrignando i denti, agitano il loro mucchio d’ossa, e fanno scricchiolare le braccia scuotendo delle torce accese, la cui pallida luce aumenta ancora l’orrore del luogo. Il signor Hill sul punto di sentirsi male, sente una voce che gli dice: «Tranquillizzati, il gioco di prestigio è finito.» In quel momento le torce si spengono, gli scheletri spariscono e si aprono le finestre. [...] Il velo che copre le ricreazioni fisiche, e lo stupore che hanno prodotto, talvolta, su alcuni spiriti, hanno fatto guardare come una specie di Magia ciò che è soltanto una tela di sottigliezze [...] L’oscura catacresi (o metafora) vi diventa un dovere, e mille oggetti confusi possono far vedere, ai Lettori stupiti un’immagine magnifica, come se si mostrasse la lanterna magica.

Altre lanterne nebulose sono in azione in alcune incisioni tratte dai libri di Karl Von Eckartshausen.

Karl Von Eckartshausen

Aufschlüsse zur Magie aus geprüften Erfahrungen

Vol. 2, Munchen 1790.

Sull’Oeconomische Encyklopädie del 1796 Johann Georg Krunitz ritrae la lanterna di Guyot a sinistra, la lanterna di Funk a destra.

Johann Georg Krunitz

Oeconomische Encyklopädie

Vol. 65, Berlin 1796.

Questa scena, ritratta per J. Breton, compare sul frontespizio del secondo volume della sua opera Les savants de quinze ans... (1811):

Jean Baptiste Joseph Breton de La Martinière

Les savants de quinze ans ou entretiens d'une jeune famille

Vol. 2, La V. Lepetit, Paris 1811.

Sin dal 1725 sono documentate proiezioni di immagini mostruose su superfici piane; Willem Jacob Gravesande ne riproduce una particolarmente inquietante.

Willem Jacob Gravesande

Physices elementa mathematica, experimentis confirmata sive introductio ad philosophiam Newtonianam

Vol. 1, Petrum Vander, Leyden 1725.

Pare una superficie piana anche quella su cui Karl Von Eckartshausen proietta, con la lanterna magica, l’immagine di un cavaliere:

La fantasmagoria

Etienne Gaspard Robertson

Mémoires Récréatifs, Scientifiques et Anecdotiques du Physicien-Aéronaute E.G. Robertson

Vol. 1, Chez l’Auteur, Paris 1831.

Etienne Gaspard Robertson

Mémoires Récréatifs, Scientifiques et Anecdotiques du Physicien-Aéronaute E.G. Robertson

Vol. 2, Chez l'Auteur, Paris 1833.

Franz Josef Pisko

Licht und Farbe

Munchen 1869.

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