Henri Decremps

Testamento di Jérôme Sharp

Mesmer, Torino 2025

Secondo supplemento al manuale di illusionismo di Henri Decremps La magia bianca svelata (1784), questo volume amplia e completa i due precedenti (Volume 1 | Volume 2), offrendo una ricca raccolta di giochi di prestigio, tecniche di mentalismo e sorprendenti effetti illusionistici. Presentato come il testamento di un immaginario maestro illusionista del Settecento, Jérôme Sharp, il libro si apre con l’enunciazione dei tredici principi fondamentali dell’illusionismo, un repertorio teorico che avrebbe influenzato generazioni di maghi e studiosi. La prima parte esplora in dettaglio i trucchi di una finta sensitiva parigina, rivelando avanzate tecniche di cold reading e strategie psicologiche utilizzate per simulare fenomeni paranormali, oltre a descrivere una serie di ingegnosi giochi di prestigio con le corde. La seconda parte è interamente dedicata alla cartomagia e rappresenta uno dei trattati più completi del XVIII secolo su questo argomento: vi si trovano descrizioni di tecniche di destrezza, falsi miscugli e sottigliezze psicologiche, così accurate da essere state recentemente analizzate in dettaglio da Roberto Giobbi (qui). La terza parte è più leggera e divertente, con una varietà di trucchi da salotto e scherzi ingegnosi, tra cui metodi per imitare il canto degli uccelli, improvvisare canzoni in rima e simulare una memoria prodigiosa, con l’aggiunta di un book test e alcune tecniche mnemoniche genuine. Quest’opera non è solo un manuale tecnico, ma un documento storico che racchiude intuizioni fondamentali sull’arte della prestidigitazione e della manipolazione mentale. Si ritiene che questo libro possa essere stato la fonte primaria di ispirazione per Gustavo Rol, che lo avrebbe scoperto a Marsiglia durante il suo soggiorno in Francia; infatti, molte dimostrazioni descritte da Decremps coincidono con i fenomeni per cui Rol divenne celebre, come l’imprevedibilità dei poteri (p. 36), l’uso delle circostanze per creare prodigi sorprendenti (p. 50), l’esecuzione di giochi senza mai toccare le carte (p. 98), la trasformazione di una carta in un’altra (p. 108), il coinvolgimento inconsapevole di complici tra il pubblico (p. 111), il trucco del martello che non cade (p. 125) e l’abilità di guidare la conversazione su un tema preparato per eseguire un effetto (p. 182). Con uno stile vivace e ironico, Decremps non solo svela i segreti dei prestigiatori, ma fornisce un’opera unica che intreccia arte, scienza e filosofia, destinata a rimanere un caposaldo nella storia dell’illusionismo e del mentalismo.

Henri Decremps, Testamento di Jérôme Sharp, Mesmer, Torino 2025, 220 pp., B&N (14×21,5 cm).

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