È uscito il quarto volume della serie di manuali di illusionismo firmata da Henri Decremps La magia bianca svelata (1784-1789): il Codicillo di Jérôme Sharp (1788) è un nuovo lascito dell’immaginario maestro che insegna giochi di prestigio, ricreazioni scientifiche, numeri di lettura del pensiero e sottili tecniche di suggestione mentale.

Il libro si apre con una prefazione che rivendica la natura enciclopedica dell’arte illusionistica: un sapere che intreccia meccanica, ottica, fisica, matematica, combinatoria ed eloquenza. La prima parte riunisce metodi di comunicazione segreta, linguaggi cifrati e dispositivi scenici capaci di simulare fenomeni paranormali, descritti con spiegazioni limpide e ingegnose.
Seguono capitoli dedicati ad automi disegnatori, giochi prospettici, esperimenti elettrici, tecniche pittoriche semplificate e una ricchissima sezione sui bussolotti che distilla tredici principi fondamentali dell’arte della manipolazione.
Fra i giochi combinatori spicca il “vaticinio universale”: un algoritmo settecentesco che trasforma qualunque prompt verbale in un verso latino o francese, anticipando in modo sorprendente le logiche delle moderne intelligenze artificiali. Pur senza possedere una coscienza, la macchina verbale è una struttura generativa che invita chi legge a proiettare un significato sui testi prodotti, offrendo risposte dall’aura oracolare.
Il tono ironico e affilato di Decremps attraversa tutto il trattato, che non si limita a rivelare segreti tecnici ma illumina il confine ambiguo fra scienza, inganno, immaginazione e desiderio di senso. Ne nasce un documento unico, essenziale per capire la persistenza, dell’illusionismo moderno, di idee e principi elaborati alle soglie della Rivoluzione Francese.
Questa è la prima traduzione italiana del volume, da me curata con Gianluca Bertuzzi.
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