Le Rose di Versailles è il titolo di una tragedia scritta negli Anni Settanta dalla scrittrice giapponese Riyoko Ikeda, ambientata in Francia all’epoca della Rivoluzione Francese e diventata un celebre fumetto e una serie televisiva anime.

I tre protagonisti principali sono la regina Maria Antonietta d’Austria (1755-1793), il capo delle guardie reali Oscar François de Jarjayes (1755-1789) e il militare e diplomatico svedese Hans Axel von Fersen (1755-1810).

Secondo l’autrice, Fersen studiò “medicina e musica in Italia”. Dove, però?

Per scoprirlo, il primo libro da consultare è quello di Stefan Zweig (1) : la sua biografia di Maria Antonietta fu la principale fonte della Ikeda; peccato che il testo non approfondisca questo aspetto:

Il mistero si può risolvere andando direttamente alla fonte, e consultando il diario personale di Fersen: la città dove dimorò per quasi due anni fu Torino!

Turin, le 11 novembre 1771 – Lorsque nous fûmes à l’académie, le gouverneur nous présenta au roi, un vieux bonhomme, petit, ridé, marchant à l’aide d’une canne. Après plusieurs compliments, il me fit une leçon en me disant que je devais profiter diligemment des enseignements de l’académie, afin de déférer aux intentions qu’avaient eues mes parents en m’envoyant à Turin. Le duc de Savoie, son fils, fut aussi fort poli, ainsi que toute la famille. (2) 

A sinistra: Stefan Zweig, Maria Antonietta... (1933) – A destra: Rudolf Klinckowström (ed.), Le comte de Fersen... (1878)

La pagina del diario venne trascritta in un’antologia curata da Rudolf Klinckowström, che riporta anche una lettera della regina Maria Antonietta al “signor Jarjayes”; costui era la figura cui si ispirò Riyoko Ikeda per creare il personaggio di Oscar François de Jarjayes: il “signor Jarjayes” a cui si rivolge la regina diventa – nella tragedia giapponese – il padre di Oscar.

Scritta poco prima di morire, la lettera finì in mano a Fersen: verrà infatti ritrovata tra il suo materiale personale. (3) 

Hans Axel von Fersen restò a Torino fino all’età di 18 anni, e lasciò la città nell’aprile 1773.


Note

1. Stefan Zweig, Maria Antonietta – Una vita involontariamente eroica, Mondadori, 1933.

2. Cit. nell’introduzione a Rudolf Maurits Klinckowström (ed.), Le comte de Fersen et la cour de France, Firmin-Didot, 1878.

3. Klinckowström (ed.), op.cit., p.408 (nota a piè pagina). La pagina può essere letta qui. Il libro riporta anche una lettera scritta da De Jarjayes a Fersen.

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