Nel film Paris-Manhattan Sophie Lellouche mette in scena la vita di Alice, una farmacista parigina che prescrive film di Woody Allen ai suoi clienti bisognosi di aiuto.

Per ogni disagio c’è il film giusto. Per le pene d’amore vanno bene Io e Annie o Manhattan. Il peso dell’ansia si può alleggerire con Basta che funzioni. La melancolia si cura con Midnight in Paris.

Alice non è solo un personaggio di fantasia. Attingendo allo stesso ruolo salvifico della narrativa, lo scrittore Alain De Botton ha fondato a Londra la School of Life.

L’edificio di 70 Marchmont Street a Londra, che ho visitato sabato mattina insieme a Ferdinando Buscema, offre ai visitatori un servizio che ricorda quello della farmacista francese. Come racconta lo stesso De Botton:

Al giorno d’oggi non osiamo immaginare che la cultura possa essere in grado di cambiare la nostra vita e offrirci un’ancora di salvezza. L’idea più diffusa è che la cultura sia una cosa buona da coltivare la domenica – quando c’è il tempo di visitare un museo o leggere un libro. L’idea che la cultura sia una risorsa utile per guidare la nostra vita è stranamente trascurata. Alcuni anni fa scrissi un libro intitolato “Come Proust può cambiarvi la vita”, e gli accademici me ne dissero di tutti i colori. Non potevano accettare l’atteggiamento così strano proposto nelle mie pagine... Proust può cambiare una vita?!
Questo approccio è al cuore di un servizio offerto presso la School of Life, chiamato “biblioterapia”. La scuola è un luogo dove è possibile incontrare qualcuno a cui raccontare la propria vita; sulla base delle sfide che si stanno affrontando negli ambiti più diversi – da una semplice curiosità, fino a una sofferenza patita a causa di qualcosa – il biblioterapista prescriverà la lettura di una o più opere pertinenti e straordinarie. I consulenti sono tutti laureati in lettere. Hanno studiato a lungo per prepararsi a questo tipo di lavoro. E hanno una conoscenza enciclopedica della letteratura, che consente loro di individuare con cura il libro giusto per affrontare il momento che si sta vivendo.
Non mancano librerie virtuali come Amazon o librerie fisiche come Barnes&Noble, grandi magazzini e negozi più piccoli. Stranamente, a mancare è la consapevolezza di quanto sia difficile consigliare il libro giusto a qualcuno. Potrebbe volerci un’ora di consulto terapeutico per individuare il libro in grado di fornire la chiave per aprire la porta attraverso cui compiere un passo in avanti nella propria vita. Ecco cos’è la biblioterapia, e tra ciò che ho realizzato in questi anni, è uno dei successi più gratificanti.

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