Il numero del settimanale Vero uscito oggi in edicola pubblica una lunga intervista che mi ha fatto Luigi Minucci. Qui di seguito le prime righe.

Si definisce un wonder injector, ossia una persona capace di infondere meraviglia. Non è un prestigiatore, né tantomeno un sensitivo, Mariano Tomatis, ma un matematico prestato alla nobile e affascinante arte del mentalismo. Autore del libro Te lo leggo nella mente, Tomatis ci spiega come e perché, anche in un’epoca come la nostra, che certamente non aiuta a sognare, si possa ancora colorare la nostra vita con stupore, prodigi e un pizzico di magia.

Che cosa si intende con il termine mentalismo?

È una disciplina che cerca di ricreare in situazioni teatrali fenomeni apparentemente paranormali, ma, che, in realtà, celano metodologie di carattere matematico, fisico o psicologico. Si genera così in chi osserva la convinzione di aver assistito a qualcosa di magico, ma la verità è ben diversa... (1) 

(continua)


Note

1. Luigi Minucci, “Così leggo nella mente degli altri – Intervista a Mariano Tomatis” in Vero, Anno IX, n. 19, 16.5.2013, pp. 73-74.

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0