Oggi sembra diventato impossibile parlare di Rennes-le-Château senza che qualcuno inizi a ridacchiare citando Roberto Giacobbo e le sue trasmissioni televisive. C’è un modo per smarcarsi dall’idea che il villaggio francese sia solo quella-roba-lì: presentarne aspetti che siano in gran parte ignoti e inediti, per dimostrare che dietro la superficie c’è un mondo affascinante e ampiamente inesplorato, da affrontare con l’occhio sulla bussola della verifica storica ma anche con la massima libertà creativa. Per farlo ho coinvolto una delle massime esperte del villaggio francese: Lucia Zemiti. Come per molte delle persone che ho intervistato fino a oggi, è molto difficile spiegare esattamente chi è Lucia. La migliore definizione che mi viene in mente è quella della “cantastorie”. Per diversi anni Lucia ha contribuito alla rivista Indagini su Rennes-le-Chateau con lo pseudonimo di Mammaoca, curando la rubrica “Les contes de Mammaoca”. Rennes-le-Château è un calderone in cui ribollono fatti storici, leggende, pettegolezzi, documenti apocrifi, falsi sfacciati e mappe del tesoro da interpretare. Come tutti, Lucia è interessata a distinguere tra il vero e il falso, l’ipotetico e il plausibile, ma queste categorie non sono in cima ai suoi interessi: lei studia le vicende del villaggio francese per sintetizzarne storie, racconti, archetipi; Lucia ha scelto di pescare la propria materia prima in un universo narrativo incredibilmente ricco e complesso. Con lei ho cercato di esplorare the dark side of the moon.

Intestazione delle rubriche di Lucia Zemiti sulla rivista Indagini su Rennes-le-Chateau

Scarica da qui o riascolta qui sotto l’intervista di quasi un’ora (50’32”) che le ho fatto sul lato in ombra di Rennes-le-Château:

Ecco i principali temi dell’intervista (in ordine di apparizione): Scoprire Rennes-le-Château prima dell’avvento di Internet / La difficoltà di separare il vero dal falso / La vicenda in un minuto: un prete povero, un misterioso ritrovamento, un’improvvisa ricchezza e la creazione di un “paradiso terrestre” in epoca di carestia. Tutto intorno, un intrico di personaggi bizzarri, sette segrete, grotte sotterranee, sacerdoti uccisi: un canovaccio intorno a cui imbastire storie insolite e curiose / Da Il Santo Graal di Michael Baigent, Richard Leigh ed Henry Lincoln a Il Codice Da Vinci di Dan Brown / Un enigma al cuore della vicenda, una grande macchia di Rorschach su cui proiettare se stessi / Un libro pop-up pieno di storie ed elementi narrativi ricombinabili / Il sottilissimo limite tra storia e fantasia / I Tarocchi di Rennes-le-Château / Il cavallo bianco degli scacchi di roccia ritrovato nell’estate 2008 / Il cerchio di pietre individuato da Mattia / Il regista misterioso sparito nel nulla / La comunità dei ricercatori: i due forum bianco e nero / Intrusioni di tradizionalisti cattolici e guenoniani / Distruggere e ricostruire dalle fondamenta il mito di Rennes-le-Château / La dinamica bipolare tra i due forum / Indagini su Rennes-le-Château: 27 numeri e 1300 pagine di documenti e studi storici / La “medaglia sul campo” del Museo Bérenger Saunière / Un museo nato dal lavoro di una comunità italiana / Oggi chi visita l’abitazione di Saunière si sente raccontare la vicenda dalla nostra voce / L’equilibrio tra la leggenda e il dato storico / Un tesoro di informazioni / I giardini di Bérenger Saunière, Alice nel Paese delle Meraviglie e la scacchiera di Lewis Carroll / I riscontri continui della fantasia nella realtà / Entrare nella mente di un sacerdote dell’Ottocento leggendo su Google Books le riviste cui era abbonato / Le connessioni insolite: Je Sais Tout, Arsenio Lupin e don Antoine Gélis / Risvolti gialli e polizieschi nell’enigma di Rennes-le-Château / La necessità della visita in loco e i limiti delle indagini via Internet / La deformazione di fatti tragici e prosaici verso trame esoteriche / Rennes-le-Château come un romanzo di Agatha Christie: mappe del delitto e cartine di sigarette misteriose / Nascita della Via Crucis come replica dei luoghi santi in loco / Le Rennes-le-Château italiane / L’abbazia di Morimondo e i suoi segreti / Tutto il mondo è paese: dinamiche simili si ripresentano a distanza / Il ruolo degli scrittori nella nascita della mitologia del villaggio francese / La forza “fisica” della suggestione narrativa / Le energie telluriche di una collina scelta sin dai Celti come luogo di insediamento / Le successive sovrapposizioni tra Celti, Romani e comunità cristiane / Le successive sovrapposizioni narrative, dai primi autori francesi al best seller di Dan Brown / Una pusher di notizie inedite / Ingegneria sociale con gli anziani del paese / Le comunità hippie contemporanee di Rennes-les-Bains / Bugarach, il 2012 e la montagna dell’Apocalisse / La montagna inaccessibile, rifugio dalla fine del mondo / Un monte “diabolico” nel racconto del messo del re incaricato di misurare il meridiano di Francia / Il pannello museale sul tesoro custodito dal diavolo sul Blanchefort / Piccoli tesori lasciati sulle montagne per proteggerli dai predoni / La mappa dei dodici tesori zodiacali / E se un tesoro fosse stato nascosto negli Anni Sessanta da Pierre Plantard? / “Falsi” che diventano “veri” grazie ad azioni trickster / Personaggi bizzarri nella zona: Slide le magicien e l’anziano folletto cantastorie / La guerra tra “cercatori” di tesori e la gelosia per le proprie scoperte / Il team tedesco alla ricerca del tesoro / Il ruolo di Maria Maddalena nella vicenda e il ruolo sotterraneo delle donne / La figura emancipata della perpetua di Saunière / Il punto di vista femminile su Rennes-le-Château (1) 

Lucia Zemiti fotografa in lontananza lo Cheval de Dieu, il cavallo
bianco di roccia di fronte a Rennes-le-Château (estate 2008).


Note

1. Per un problema di registrazione i ringraziamenti finali di Lucia sono monchi. Mi scuso con l’interessata.

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