Dal 5 al 12 maggio 2017 ho tenuto cinque lezioni sulla storia del mentalismo e le sue radici nel Settecento presso l’Università di Warwick, partecipando come visiting fellow all’evento Mesmerized! Deception, belief, and enchantment organizzato dall’Institute of Advanced Studies.

L’Istituto mi ha coinvolto come illusionista e responsabile della didattica del progetto Mesmer. Mesmerized! prende spunto dal Mesmerismo per esporare i temi dell’inganno, delle credenze e dell’incanto e propone una serie di incontri multidisciplinari cui prenderanno parte ricercatori di Warwick i cui studi sono legati alle stesse tematiche. I miei quattro interventi si sono tenuti nei giorni del 5, 8, 9, 10 e 11 maggio 2017.

Dell’evento ho curato anche il layout grafico e la comunicazione web, realizzandone il sito ufficiale e tutti i poster.

5 maggio 2017 – Lezione 1

La prima lezione spettacolo si intitola “Mesmerized!” ed è prevista per venerdì 5 maggio 2017 alle 19.45 presso l’Arts Centre Studio dell’Università di Warwick.


Sin dal nome, il progetto culturale dell’Illuminismo si fonda su espressioni linguistiche ricche di riferimenti alla luce: “illuminer”, “rayonner”, “éclairer”. A dispetto tale programma, l’Europa del Settecento è una nicchia ecologica che consente il proliferare di ciarlatani, maghi e negromanti. “Magnetismo” è la parola d’ordine che spalanca le porte di un mondo Altro. Per le strade e nei palazzi nobiliari gli illusionisti sfruttano in modi ingegnosi le proprietà magnetiche delle pietre. Gli automi di Pinetti sembrano adottare un comportamento intelligente, Cagliostro manipola specchi magici, Robertson proietta spettri sul fumo e Mesmer si spinge a postulare l’esistenza di un “magnetismo animale”. Ben prima della discussione contemporanea sul concetto di “post-verità”, i giornali alimentano accesi dibattiti sulla natura ultima della realtà: di fronte a fenomeni tanto sorprendenti, si può ancora tracciare una linea netta tra realtà e finzione?
La lezione-spettacolo di Mariano Tomatis riporta in vita scienziati e maghi del Settecento attraverso i loro oggetti, le loro storie e i loro trucchi, focalizzandosi sulla lunga ombra che continuano a gettare sulla società contemporanea. Mesmerized! è la riproduzione filologicamente accurata di una dimostrazione di fisica dilettevole del XVIII secolo, intrecciata con l’analisi delle retoriche e dei meccanismi che si nascondono dietro le quinte. Tra teschi che parlano e lanterne magiche, occhiali a raggi X e carte che si sollevano, gli spettatori prenderanno parte a un colto e sorprendente viaggio nel lato oscuro dell’Illuminismo.

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8 maggio 2017 – Lezione 2

La seconda lezione si intitola “Cagliostro Unmasked” ed è prevista per lunedì 8 maggio 2017 dalle 11 alle 16 nella sala The Library – Teaching Grid presso l’Università di Warwick.


Il “Magic Experience Design” è la pratica di progettare e realizzare esperienze che siano percepite come “impossibili”, “sorprendenti”, “inaspettate” e “straordinarie” – in una parola “magiche”. Nel 1829 Eusèbe B. de Salverte pubblica l’Essai sur la Magie, un tentativo di riscrivere la Storia della Scienza dalla stessa prospettiva: i miracoli della Bibbia e le leggende e i prodigi delle antiche mitologie sono sottoposti a un’analisi rigorosa allo scopo di ricondurli a cause naturali e alle attività di magic experience designer. Il visionario (1787) di Friedrich Schiller svolge un compito simile, svelando i modi in cui il Conte di Cagliostro realizza quelli che paiono incredibili fenomeni paranormali. Sebbene si tratti di un’opera di finzione, il romanzo gotico tedesco intrattiene un fitto dialogo con altri saggi coevi; prese nel loro insieme, tali opere offrono un ritratto fedele dei molteplici piani dell’inganno perpetrato da maghi e negromanti dell’epoca. Il concetto di “Magic Experience Design”, il dialogo tra libri di fiction e non-fiction e lo slittamento della magia dal palcoscenico alla pagina stampata (e viceversa) sono esplorati con un approccio multidisciplinare che sfrutta strumenti elettronici, librerie condivise su web e principi avanzati di gestione di database e di data linkage, proponendo un modello per ulteriori indagini su questa tematica e argomenti correlati.

La lezione è parte del più ampio Workshop “Batteries of enchantment. Books, magic, and science in the age of revolutions” organizzato da Fabio Camilletti, cui prenderanno parte anche Kate Astbury (Warwick), Vincenzo De Santis (Milan/Warwick), Cecilia Muratori (Warwick/Dresden), Joanna Neilly (Oxford) e David Taylor (Warwick).

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9 maggio 2017 – Lezione 3

La terza lezione-spettacolo si intitola “From Medicine to Stage Magic” ed è prevista per martedì 9 maggio 2017 alle 12 presso l’Helen Martin Studio dell’Università di Warwick.


Nella seconda metà del XIX secolo la parola “Mesmerismo” campeggia sui poster fuori dai teatri, dov’è presentato come forma di intrattenimento per un pubblico colto. Eppure la dottrina di Franz Anton Mesmer era nata a scopi medico terapeutici. Il suo passaggio dalla medicina alla magia da palcoscenico e al mentalismo ha seguito un percorso intricato, dove immaginazione, soggezione, apparenti fenomeni paranormali, trucchi e inganni sono inestricabilmente legati. Dalle percezioni psichiche di Franziska Oesterlin al “sesto senso” di Magdeleine, dalla vista epigastrica della sonnambula di Petetin alla visione bendata di Giuseppina Sisti, un excursus attraverso la storia del Mesmerismo e il ruolo chiave giocato dalle donne, osservati dal punto di vista di un illusionista. Durante la conferenza una vera sonnambula presenterà dal vivo alcuni straordinari fenomeni di chiaroveggenza cui il pubblico prenderà parte in prima persona, riportando in vita una classica dimostrazione di “magnetismo animale” del XVIII secolo.

La lezione è parte del più ampio laboratorio teatrale “Matinée Mesmerique” cui prenderanno parte anche Alessandra Aloisi (Warwick), Paola Cori (Cardiff), Elsa Richardson (Strathclyde) e Susannah Wilson (Warwick).

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10 maggio 2017 – Lezione 4

La quarta lezione si intitola “As Strange As It Seems” ed è prevista per mercoledì 10 maggio 2017 alle 14 nella sala The Oculus: OCO.04 presso l’Università di Warwick.


Incarnando lo spirito dell’Illuminismo, gli scienziati del XVIII secolo tendono ad associare il concetto di “incanto” con le superstizioni delle religioni organizzate e l’autorità dogmatica del governo monarchico: obiettivo principale della Ragione è di liberare gli individui dagli effetti opprimenti di tali incanti. Eppure, durante la Rivoluzione Francese, alcuni maestri dell’inganno sfidano la marginalizzazione del mistero mettendo in scena elaborate performance con l’intento di evocare stupore e mettere la mente in scacco. Sul finire del secolo, il più noto e celebrato è l’illusionista belga Étienne-Gaspard Robertson. I trucchi magici, gli aneddoti e le elaborate truffe raccolte nella sua autobiografia offrono un interessante punto di vista sulla mentalità dell’epoca per quanto riguarda i temi dell’illusione, della credulità e della credibilità. Nel corso della sua lezione Mariano Tomatis seleziona cinque storie dalle Memoires di Robertson, ciascuna delle quali illumina alcuni degli aspetti più stravaganti della cosiddetta “età del (dis)incanto”.

La lezione è parte del più ampio Workshop “The Age of (Dis)belief. Dynamics of illusions, credulity, and credibility” cui prenderanno parte anche Quassim Cassam (Warwick), Alessandra Diazzi (Manchester), Martina Piperno (Warwick) e Mathew Thomson (Warwick).

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11 maggio 2017 – Lezione 5

La quinta lezione si intitola “Dare, Care, & Share. A speech for the academic careers and employability programme” ed è prevista per giovedì 11 maggio 2017 alle 13.30 nella Millburn House dell’Institute of Advanced Study.

Leggi il testo del mio speech

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