Approfondimento

Torino magica e le sue fonti bibliografiche

Giuseppe Sacchi segnala qui l’esistenza di tre dispensari magnetici a Torino:

Giuseppe Sacchi

Intorno alle scienze occulte ed ai così detti tavoli parlanti. Memoria

Annali universali di statistica, N. 29, Vol. X, Milano maggio 1856, pp. 133-156.

Nel 1890 il gesuita Giovanni Giuseppe Franco si interroga sulla vocazione di Torino ad accogliere ogni ciarlatano che millanti doti soprannaturali; l’occasione gli viene da uno spettacolo in città dell’illusionista Pickman:

la seconda edizione delle ciarlatanate famose del Donato, o se vuolsi cosi, il secondo atto della commedia medesima. Il Pickman è belga come il Donato, come lui compare inaspettato a Torino, come lui apre bottega al teatro Scribe, come lui vede accorrer la gente, come lui vi fa danaro. Non gli manca nessun tratto di rassomiglianza, neppure quello di recarsi da Torino a Milano, e come Donato, nella capitale lombarda, e peggio a Venezia, veder gualciti nel fango gli allori di che i torinesi l’avevano incoronato. Or perchè i parabolani calatisi dalle Alpi prescelgono Torino come primo terreno da piantarci vigna? Non fu scelta certo dal Pickman per ragioni geografiche; sì per altre che importa al nostro soggetto d’indagare. Torino era la città che meno di tutte le cento sorelle doveva mostrarsi corriva. (1) 

Giovanni Giuseppe Franco

Pickman e Lombroso a Torino ovvero l'ipnotismo chiaroveggente

La Civiltà Cattolica, N. 41, Vol. VI, Alessandro Befani, 1890.

Il 15 luglio 1970 Giovanni Arpino cita su La Stampa l’esistenza di un triangolo diabolico che collega Torino, Lione e Praga (originale):

La demonologia studia la Provenza come una regione principe. Qui le streghe e le pratiche di maleficio appartengono a un “girone” inferiore, rispetto alla punta che Lione occupa nel triangolo diabolico dell’Europa (i due altri vertici sono Praga e Torino)

Nel febbraio 1972 Laura Bergagna scrive su La Stampa che la vocazione magica di Torino sarebbe dovuta al fatto di

essere posta nel “triangolo magico” formato dai due fiumi, situazione che divide con Lione, l’altra città “magica” europea.

La giornalista aggiunge che Nostradamus avrebbe visitato Torino nel 1571 in una villa alla Pellerina

al centro di un altro triangolo magico formato dalle borgate Paradiso, ancora esistente, Purgatorio e Inferno ora scomparse.

Afferma inoltre che in città si terrebbero trecento sedute spiritiche quotidiane, un dato approssimativo fornito dall’Associazione italiana di metapsichica. Sulla didascalia di una fotografia scattata da Mauro Vallinotto si legge ancora:

Una delle sedute spiritiche che si svolgono ogni sera a Torino, “capitale del triangolo magico”.

Nel settembre 1972 Ernesto Caballo intervista il pittore Lorenzo Alessandri per il periodico 45° Parallelo; l’artista torinese cita un triangolo della magia che collega Torino, Londra e Chicago (originale):

Torino viene individuata da alcuni studiosi d’Oltralpe come uno dei vertici del Triangolo della Magia, insieme a Londra e Chicago. Abitiamo quindi in una tradizionale regione magica che vanta una notevole concentrazione di luoghi, congreghe e personaggi, che hanno dato luogo in passato a fenomeni impressionanti e continuano a provocare attualmente straordinarie manifestazioni.

Nel dicembre 1972 Vittorio Messori attribuisce a Nostradamus l’espressione

città racchiusa nel triangolo magico dei due fiumi

per riferirsi a Torino, aggiungendo di proprio pugno che si tratta di un luogo prediletto dell’occulto

alla pari di Lione e di Praga (anch’esse chiuse tra due fiumi) gli altri due vertici del “triangolo nero” dell’Europa.

Invertendo la colorazione, nel 1978 Giuditta Dembech legherà le tre città al triangolo della magia bianca, riservando a Londra e San Francisco il destino di vertici del triangolo della magia nera.

Nel febbraio 1973 su gli Arcani Renzo Rossotti definisce Torino

una città che è magica per eccellenza, secondo tutte le tradizioni. Si prenda una cartina geografica d’Europa e con linee rette si uniscano le città di Torino, Lione e Praga, considerate centri della magia per antonomasia. Si otterrà così un triangolo che, allungato nel cuore dell’Europa, collega le tre «capitali magiche» del vecchio continente. In Europa, come potenzialità magica, come centro misteriosofico ed esoterico, Torino è seconda solo a Londra. Nella capitale piemontese si tengono circa diecimila sedute medianiche ogni notte, il che può sembrare davvero eccessivo, me lo ha rivelato il professor Gianluigi Marianini presentando a una conferenza Renucio Boscolo.

Renzo Rossotti

L’enigma della Sindone

Gli Arcani, N. 9, Armenia, Milano febbraio 1973, pp. 31-33.

Il 28 maggio 1974 Gianluigi Mariannini conia l’espressione “Torino magica” per una serata di “immagini, poesie e fatti insoliti” da lui coordinata. (2) 

Mariannini torna sul tema esplicitando l’ingrediente demoniaco nel successivo dibattito proposto il 2 ottobre 1974 dal titolo “Torino magica, Torino capitale di Satana”. (3) 

Nel dicembre 1975 Renzo Rossotti cita su gli Arcani una “ragnatela magica”

Le quattro «capitali della magia» (Londra, Praga, Lione e Torino) compongono quasi una costellazione.

A fornirgli l’informazione è un giovane “illuminato” pakistano, tale Sham Krishim. Nel pezzo, Rossotti fornisce un riferimento a un articolo uscito su L’Espresso nella rubrica “Il lato debole” firmata da tale Camilla [Cederna?], secondo cui

Torino è uno dei vertici del triangolo di magia nera esistente al mondo (gli altri sono Londra e Chicago).

Rossotti commenta che

ovvio che Chicago non c’entra affatto. È una delle città americane in cui, secondo dati statistici, l’esoterismo è più seguito, la magia suscita maggior interesse, anche con riti “neri” talvolta abbastanza stravaganti. [...] Questo è vero ma un fenomeno analogo, con il fiorire di sette che onorano questo o quel demonio, che si propongono obiettivi che lasciano a bocca aperta, è riscontrabile anche in molti centri della California. Chicago non rientra comunque in nessun triangolo o quadrilatero magico.

Renzo Rossotti

Il drago unisce le città magiche

Gli Arcani, N. 43, Armenia, Milano dicembre 1975, pp. 49-52.

Nell’ottobre 1976 Fritz Baumgartner espone in via Bogino 17 (presso la casa d’arte L’approdo) dieci vedute di “Torino magica” che Lorenzo Mondo descrive così:

Sulla cupola della Sindone, dove svetta la grazia visionaria di Guarini, nutrita dal cuore nero di Torino, s’avventa nel cielo una mano minacciosa. La stessa che sembra presagire rovine dal Monte dei Cappuccini. Dai colonnati di via Po, sporge il piede mostruoso di una inedita “promenade”. (4) 

È degna di nota anche la rassegna compilata da Piero Femore il 7 gennaio 1977 su La Stampa che si interroga sulla vera natura della città di Torino.

Il 14 Febbraio 1978 Giuditta Dembech titola su La Stampa “È alla Gran Madre il segreto del Graal” (pagina 1 | pagina 2); per la giornalista, la presenza in città della reliquia di Cristo

è un altro mistero che si va ad aggiungere ai molti che avvolgono di fascino la città di Torino. Non per nulla l’appartenere a un triangolo magico e possedere la confluenza tra due fiumi, fa sì che la nostra città sia invidiata dai cultori della magia stranieri.

Il 6 gennaio 1979 Luisella Re ripropone il triangolo magico con Londra e Chicago descritto da Rossotti quattro anni prima.

Il 19 dicembre 1979 Vittoria Sincero su La Stampa propone un’ulteriore variante del triangolo magico, che coinvolgerebbe Lione... e Bruxelles!

Il 25 luglio 1983 è Philippe Pons su Le Monde a dare risonanza internazionale alla voce nell’articolo “Turin la démoniaque” (qui) recensito da Nevio Boni su La Stampa del successivo 13 agosto:

Nel marzo 2023 La Stampa dedica una serie di articoli al tema:

Andrea Parodi

[Torino] Magica (per finta)

La Stampa, Torino 25 marzo 2023, p. 51.

Andrea Parodi

La Torino magica, un mito dell’Ottocento l’occulto serviva al dualismo Stato-chiesa

La Stampa, Torino 26 marzo 2023, p. 49.

Massimiliano Panarari

Torino città di magia bianca e nera la fake news ottocentesca è svelata

La Stampa, Torino 27 marzo 2023, p. 43.

Andrea Parodi

Torino magica è un brand mondiale. Anche così si aiuta l’economia

La Stampa, Torino 29 marzo 2023, p. 49.

Note

1. Giovanni Giuseppe Franco, “Pickman e Lombroso a Torino ossia l’ipnotismo chiaroveggente”, Civiltà Cattolica, n. 41, vol. VI, 1890, pp. 285-6.
2. La Stampa, 28.5.1974.
3. La Stampa, 2.10.1974.
4. Stampa Sera, 15.10.1976.

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