Contro l’opinione che ne ha la maggioranza delle persone, l’illusionismo è una disciplina con enormi implicazioni nei più vari ambiti culturali – dalla psicologia alla filosofia, dalla politica alla sociologia e oltre. Tutto il lavoro da me svolto in questi anni va nella direzione di valorizzare – agli occhi dell’opinione pubblica – i risvolti più profondi e stimolanti della “magia secolare”.

Se pensate che si tratti di un impegno disperato è solo perché non avete ancora conosciuto Ivan Cenzi.

Ivan cura uno dei blog che seguo con più interesse e passione: Bizzarro Bazar è “il” luogo privilegiato dove l’insolito, il perturbante, l’osceno e il liminale sono affrontati senza la minima concessione al morboso. Le tematiche ricordano le copertine scomposte di Cronaca Vera: si parla di morti insolite, pratiche sessuali bizzarre, esseri umani deformi e in generale degli aspetti più strani e perturbanti dell’esistenza.

Il materiale raccolto può respingere chi lo affronta con sguardo superficiale: la reazione automatica è quella di passare ad altro, bollando il tutto come frutto di follia e perversione (se non peggio); un rigetto spontaneo è cosa-buona-e-giusta di fronte alle infamie gratuite dei film di Ruggero Deodato, ma chi vi cede di fronte a Bizzarro Bazar rischia di perdersi un’esperienza preziosa.

Con il suo blog, e in una sempre più ricca produzione editoriale, Ivan Cenzi dimostra da anni che il macabro e il perturbante ammettono un livello di lettura molto raffinato, infinitamente più sottile e ricercato rispetto a quello offerto nel mainstream da giornali di quarta categoria, film di serie Z e talk show scandalistici. Il discorso proposto si emancipa radicalmente dall’uso dei meccanismi con cui di solito si solletica l’audience nei suoi istinti più bassi: spiazzando chi legge – e scartando di lato – Ivan si dimostra pienamente consapevole del rischio che il suo materiale sia oggetto di uno sguardo puramente morboso, ma ciò non intacca minimamente il suo impegno a valorizzare i risvolti più sofisticati dell’orribile, dell’osceno e del liminale. I post sono ampi e fittamente documentati, prendono in considerazione la dimensione storica per collocare nel giusto contesto ciascun tema e sono pervasi di un senso di umanità assolutamente raro; chi è abituato ad associare queste tematiche a personaggi con la bava alla bocca e la fedina penale lercia, riconoscerà nello stile di Bizzarro Bazar l’aplomb di un gentleman di altri tempi, in grado di calarsi nel turpe e nell’indicibile per riemergervi con una storia che ne svela in modo lucido e limpidissimo gli aspetti intellettualmente più stimolanti.

In Grizzly Man Werner Herzog evita allo spettatore di sentire l’orribile audio della (vera) morte di Timothy Treadwell, mostrandosi nell’atto di ascoltarlo in cuffia e lasciando che l’orrore trapeli indirettamente dalle sue espressioni del viso. (1)  Ivan Cenzi offre ai lettori lo stesso argine etico, calandosi in prima persona nel macabro ma restituendone distillati solo gli aspetti più profondi, individuandone connessioni insolite ed evidenziandone prospettive vertiginose. Lavorando come “medium” tra il nostro mondo e il regno del perturbante, è un ambasciatore che a oggi ha dimostrato di meritare la mia fiducia incondizionata: l’opera che porta avanti sui temi del Meraviglioso è il miglior presidio che si potesse auspicare in una terra popolata da profeti del nulla e sfruttatori delle pulsioni deteriori.

www.bizzarrobazar.com

Per approfondire

Ecco una minuscola lista di domande che Bizzarro Bazar affronta con intelligenza e originalità: sono pensate per chi è in cerca di un punto di ingresso allo strano, perturbante mondo allestito da Ivan Cenzi.

Illusionismo
Perché ci affascinano le zone liminali tra vero e falso, reale e illusorio?

Erotismo
Perché siamo attratti da individui che mostrano segni di traumi fisici, bendaggi e garze oftalmiche o di primo soccorso?

Cinema
Perché le locandine cinematografiche del Ghana sono così spiazzanti agli occhi di noi occidentali?

Sport
Perché gli sport crudeli hanno sempre sollevato enorme interesse nel pubblico?

Società
Che cosa racconta di noi l’atteggiamento che abbiamo nei confronti dei “mostri”?

Musica
Ma cosa gli è preso agli autori delle copertine di questi 33 giri di musica religiosa?


Note

1. Si ascolti a questo proposito l’analisi che il 4 marzo 2009 ne ha fatto Wu Ming 1 alla NABA di Milano (da 22:38 a 24:50).

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