In occasione del 17 gennaio 2012, data chiave nella mitologia di Rennes-le-Château, ho dedicato un breve documentario al quadro di Nicolas Poussin (1594-1665) I pastori d’Arcadia: L’ombra di Poussin.

Il significato simbolico dell’opera, trasparente per secoli, nel corso del XX secolo venne completamente rimosso. Dagli Anni Sessanta la sua immagine iniziò a essere scrutata con sospetto: forse nascondeva un intricato segreto.

Migliaia di pagine vennero dedicate a risolvere il suo enigma, creando un corpus letterario di dimensioni impressionanti. Come si spiega la mania tutta moderna di analizzare i quadri come se si trattasse di enigmi a chiave?

La mia risposta si ispira all’articolo di Lawrence D. Steefel “A Neglected Shadow in Poussin’s Et in Arcadia Ego” (1)  e al libro di James Elkins Why Are Our Pictures Puzzles? (2) .


Note

1. Lawrence D. Steefel, Jr., “A Neglected Shadow in Poussin’s Et in Arcadia Ego”, Art Bulletin 57, 1975, pp.99-101.

2. James Elkins Why Are Our Pictures Puzzles?: On the Modern Origins of Pictorial Complexity, Routledge 1999.

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0