La battuta di spirito evoca la risata come reazione spontanea e naturale. La sorpresa provocata da un gioco di prestigio, invece, non invoca alcuna specifica risposta fisiologica: non esiste un suono preciso che esprime il senso di meraviglia. Per questo motivo, spesso il pubblico di un illusionista non sa come reagire al clou di un effetto magico. Il problema imbarazza notevolmente i prestigiatori, che non sanno mai cosa aspettarsi in risposta a un loro numero. Lo stand-up comedian Pete Holmes ha messo il dito nella piaga nel corso di un micidiale pezzo (1)  presentato al Conan O’Brien Presents sulla rete TBS:

Anche dopo aver assistito al miglior trucco magico del mondo, qualunque reazione tu abbia suonerà condiscendente e falsa. Potresti essere coinvolto in qualcosa del tipo: «Okey, Pete! Qual era la tua carta? Ora puoi dircelo. Qual era la tua carta? Era il 3 di fiori? Sì? Okey? E l’hai firmata? Confermi? L’hai firmata, no? Okey? E poi l’hai messa in questo barile infuocato. Esatto? Ti abbiamo visto tutti mentre la mettevi nel barile infuocato, confermi? E nel frattempo io ero bendato... a testa in giù... in una cisterna piena d’acqua. Esatto? Rieccola! Il 3 di fiori!» Ora tocca a te reagire dicendo una cosa del tipo: «Wooooow! Come caaaaaaaaaaaaavolo?! Non me l’aspettaaaaaaaavo...» Sarebbe il sogno di ogni mago che esistesse una spontanea reazione di fronte alla magia. Qualcosa del tipo: «La tigre che era lì... voilà, ora è dall’altra parte!» e il pubblico: «Mmmmmmmmmgrhgh... mmmmmmmmmmmmmagic!»


Note

1. Pete Holmes on Magic – Kinetic Typography from Zach Klaver on Vimeo.
Grazie a Ferdinando Buscema per la segnalazione.

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