Al cinema, l’immagine di una persona che attraversa la scena parlando al cellulare non desta stupore. A meno che sia un film girato nel 1927.

Si tratta di uno dei capolavori di Charlie Chaplin: tra labirinti di specchi, automi semoventi e spettacoli di illusionismo, Il Circo è una celebrazione dello stupore in tutte le sue forme. Ma la donna che tiene un telefonino all’orecchio e chiacchiera amabilmente va al di là di ogni logica spiegazione. Eccola attraversare l’immagine da destra a sinistra:

Eppure non si tratta del primo telefonino “fuori dal tempo”. Sede del Festival “Stupire!”, la Rocca Sanvitale di Fontanellato ospita un ritratto di Gianfrancesco Gonzaga (1446-1496), Marchese di Sabbioneta e di Bozzolo. Lo sguardo perso all’orizzonte, l’uomo stringe a sé un oggetto che potrebbe squillare da un momento all’altro. Gianfrancesco Gonzaga ha in mano un telefono cellulare.

Ritratto di Gianfrancesco Gonzaga di autore ignoto, copia di un’opera di Francesco Bonsignori. Sala da ricevimento, Rocca Sanvitale, Fontanellato (PR).

O no?

Immagini simili si ritrovano altrove, per esempio su questa incisione del 1838 tratta da Il visionario di Friedrich Schiller:

Fonte: Friedrich Schiller, Il visionario ossiano Memorie del Conte ***, G. Silvestri, Milano 1838.

Qui la donna sembra sottrarre il telefonino allo sguardo insospettito dell’uomo; forse una notifica Whatsapp è arrivata al momento sbagliato?

In realtà l’incisore italiano ha copiato in modo approssimativo quest’incisione tedesca del 1810, dove l’oggetto in mano alla donna è più facile da riconoscere:

Fonte: Friedrich Schiller, Der geisterseher. Aus den memoires den grafen von O***, Vol. 1, Leipzig 1810.

Ella ha in mano un libro, forse un breviario.

Anche l’oggetto in mano a Gianfrancesco Gonzaga è un piccolo libro? Il suo quadro misterioso, da osservare da vicino per farsi un’idea più precisa, ti aspetta a Stupire! Il festival delle meraviglie. Dal 19 al 21 maggio 2017 vieni a farti un selfie con lui presso la Rocca Sanvitale: sui social potrai spacciarti per un’investigatrice o un investigatore dell’impossibile(1) 


Note

1. Grazie ad Angela Mezzadri.

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