Come sta il Papa? Le sue condizioni psichiche sono buone o soffre di schizofrenia? Quanto si può fidare, il pontefice, delle visioni apocalittiche ricevute in sogno?

Per risolvere il “dilemma di Benedetto XVI” il Vaticano si rivolge a uno psichiatra – il dottor Steinmann.

No, non è la trama di quello che sta succedendo in questi giorni, dopo l’annuncio di dimissioni del Papa. Né una sinossi di Habemus Papam, il profetico film di Nanni Moretti.

“Il dilemma di Benedetto XVI” è il titolo di un racconto che nel 1978 apriva l’omonima antologia pubblicata su Urania (1) . Scritto da Herbie Brennan e ambientato in un futuro imprecisato, il racconto descrive un “apparato Rhamboid”, macchina psichiatrica di costruzione tedesca in grado di testare le condizioni mentali di un soggetto.

Sua Santità Papa Benedetto XVI era più piccolo di quanto Steinmann avesse immaginato, magro […] vecchio e incartapecorito. Correva voce che facesse cure per ringiovanire, a dispetto della politica ufficiale della Chiesa, ma se le voci rispondevano al vero, le cure non erano efficaci. Con sorpresa di Steinmann, il Papa indossava il saio marrone dei frati francescani. […] «È abominevole, ma i miei cardinali più giovani persistono a dichiarare che dobbiamo essere sempre all’altezza dei tempi. Io mi oppongo finché posso, ma – sorrise – bisogna accettare il fatto che il Pontefice non è più infallibile.» […] Poi il Papa andò a sedersi sulla poltroncina destinata all’esaminando e incrociò le mani in grembo. «Cominciamo?»

L’intero racconto può essere letto a questo indirizzo.


Note

1. Herbie Brennan, “The Armageddon Decision”, 1977 (trad. it. Herbie Brennan, “Il dilemma di Benedetto XVI”, Urania 745, 26.3.1978.)

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