Studiando questo articolo sulle carte da gioco, scritto da Romain Merlin (1793-1876) nel 1857, ho scoperto che Andrea Ghisigià autore del Laberintoaveva realizzato un altro libro gioco magico. Secondo Merlin si intitolava Il nobile e piacevole passatempo, e sarebbe stato stampato nel 1620 a Venezia, 13 anni dopo il Laberinto (1607).

L’amico Roberto Labanti si è messo sulle tracce di questo libro, scoprendo che ne esiste una edizione precedente datata 1603, ovvero quattro anni prima del Laberinto: si trova a Brescia, presso la Biblioteca Queriniana. Lo scorso 8 giugno ho raggiunto lo splendido edificio fatto erigere da Angelo Maria Querini (1680-1755) e ho potuto verificarlo di persona: Il passatempo è effettivamente datato 1603, ed è dunque il più antico ipertesto magico di cui si abbia notizia.

Il titolo completo dell’opera è Il nobile et piacevole gioco, intitolato Il passatempo, dato in luce novamente dal Bidello Academico Cospirante, stampato in Verona da Bonifacio Zanetti alla Porta de i Borsari (1603). L’opera presenta 74 immagini distribuite in modo disordinato su 21 tavole. Su ogni tavola compaiono 52 figure, per un totale di 1092 disegni.

Il libro veniva usato nelle corti italiane per presentare un singolare gioco di prestigio: una persona era invitata a scegliere mentalmente una figura e indicare il riquadro in cui compariva; al fondo di ogni riquadro compariva il rimando a un’altra pagina, dando vita a un percorso di lettura non lineare che consentiva, a chi ne conosceva il segreto, di indovinare la figura pensata.

Le istruzioni per giocare sono andate perdute, ma attraverso lo studio della sua struttura sono stato in grado di risalire al metodo di gioco. Ho dunque realizzato un fac-simile del libro, restaurandone tutte le tavole; l’opera finale consente di presentare con successo l’effetto magico a più di quattrocento anni dalla sua creazione.

Ho inoltre realizzato una versione interattiva del gioco, che riproduce con assoluta precisione le tavole del libro e il percorso tra le sue pagine relativo a ciascuna immagine pensata. Il gioco è accessibile cliccando qui.

Il ritrovamento è di straordinaria importanza, perché l’edizione del Passatempo che viene sempre citata è quella del 1620 (1)  e si ignorava del tutto l’esistenza di una edizione 1603, che sposta indietro nel tempo di 4 anni la nascita del primo ipertesto magico interattivo della storia.


Note

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