Trascorrere mezz’ora con Leo Bassi è un’esperienza apicale nella vita di un illusionista: significa confrontarsi con un artista che da mezzo secolo usa lo stupore per fare la Rivoluzione. E quando torni a casa, ti chiedi quale possa essere il tuo contributo di mago di fronte agli orrori del mondo.

“Magic for Palestine” nasce da un tweet del Philosopher Mail e dal mio confronto di ieri con Leo Bassi.

Dura un minuto e mezzo ed è dedicato ad Adel Mustafà.

Approfondimenti e note

• Un altro accostamento spiazzante con la situazione palestinese si trova nel brano “Stay Human” di Wu Ming Contingent: cosa c’entra Steve Jobs con la strage in corso nella striscia di Gaza?

Adel Mustafà è un prestigiatore palestinese che ho conosciuto durante un viaggio in Cisgiordania nel 2008. Qui racconto il nostro incontro.

• Il senso originale della frase di Bertrand Russell era probabilmente diverso: “to grow sharper” si riferiva ai “wits” piuttosto che alle “magical things”; ho consapevolmente portato alla luce un significato che restava sotto la superficie, sfruttando l’ambiguità della costruzione sintattica.

• Segnalando questo cortometraggio, Michela Murgia ha scritto che “Magic for Palestine”

spiega il rapporto tra magia e narrazione pubblica sui fatti di guerra di questi giorni in Terra Santa. Credo sia il modo più intelligente ed efficace che ho visto per spiegare cosa sta accadendo in Palestina. Dura solo un minuto e mezzo. Vale la pena guardarlo.

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