Il 25 giugno 2011 l’illusionista inglese Dynamo è stato fotografato mentre camminava sulle acque del Tamigi. Molti vi hanno letto un riferimento al celebre miracolo di Gesù, ma su un’incisione del 1783 si trova una scena simile; ambientata a Parigi, rappresenta un uomo che sta attraversando la Senna camminando sull’acqua.

A sinistra Dynamo sul Daily Mail (2011).
A destra D… su un’incisione di P. Sellier (1783).

Forse è un antenato di Dynamo perché si firma con la lettera D. Di lui sappiamo poco. Fa l’orologiaio a Lione ma lo ricordiamo per un’invenzione incredibile: le scarpe elastiche per camminare sull’acqua. L’idea gli è venuta osservando una bambolina carillon e lanciando sassi sulla superficie di un fiume. L’8 dicembre 1783 annuncia la scoperta sul Journal de Paris (1) .

Lione, dicembre 1783. […]

La mia scoperta […] è frutto di 20 anni di lavoro e spese. Mi lusinga aver trovato il modo infallibile di camminare con i piedi asciutti sulla superficie dell’acqua. Devo questa scoperta a una di quelle bamboline rotanti che si muovono grazie a una molla. A partire dalla semplicità di questo meccanismo, l’ho combinato con il principio che fa rimbalzare i sassi sull’acqua di un fiume, concludendo che era possibile combinare progressivamente le due forze, in modo che la risultante sia in grado di supportare un peso più o meno considerevole a seconda della sua velocità; con un moto proporzionale alla pesantezza si può tenere in equilibrio sempre alla stessa altezza un corpo solido sopra un fluido. A partire da queste mie congetture ho lavorato confidando nella possibilità di implementarle con successo, ottenendo risultati che non mancano di destare enorme stupore e offrire qualcosa di rivoluzionario.

Mi propongo di attraversare in lungo e in largo la Senna senza bagnarmi le scarpe, e di compiere l’impresa più volte il 1° gennaio 1784, sotto il Pont-Neuf di Parigi; ma a condizione di trovare sulla sponda opposta, alla fine della mia traversata, duecento Luigi con cui finanziare la traversata. Non sfrutterò alcun altro artifizio che un paio di scarpe elastiche, distanti l’una dall’altra non più di un normale passo, fissate con una sbarra come due sfere di rame. Ciascuna scarpa, lunga un piede, sarà larga e alta 7 pollici; con un paio di scarpe del genere posso attraversare il fiume più largo anche 50 volte in un’ora.

La curiosità e l’amore per le Arti e il bene pubblico incoraggeranno certamente un numero adeguato di persone che vorranno finanziare la somma da me richiesta, senza la quale non posso tentare l’impresa. La mia proposta è di attraversare la Senna tra il Pont-Neuf e il Pont-Royal a pelo d’acqua e con una velocità tale da battere un cavallo che partirà nel mio stesso istante e che percorrerà a gran trotto tutto il Pont-Neuf. […]

Firmato: D…, orologiaio.

Il Journal de Paris fa da garante per la raccolta del denaro necessario (200 Luigi o l’equivalente cifra di 4800 lire) e in due giorni vengono versate più di 1800 lire.

Resoconto della sottoscrizione dal Journal de Paris, 11.12.1783, p. 1416.

Il 13 dicembre si arriva a 3243 lire e tra i finanziatori c’è anche il Marchese de La Fayette, che versa 48 lire (pari a 2 Luigi, l’1% dell’importo complessivo).

Resoconto della sottoscrizione dal Journal de Paris, 11.12.1783, pp. 1436-1437.

Il 18 dicembre il Journal convoca i finanziatori per decidere dove si dovranno disporre per osservare “lo spettacolo di un uomo che cammina sull’acqua” e spiega che verranno distribuiti dei biglietti per regolare l’accesso all’area. (2)  Nel frattempo P. Sellier viene incaricato di realizzare un’incisione (3)  dell’evento, da offrire a chi ha aderito alla sottoscrizione. Ecco la traversata come la vedranno gli spettatori da una riva del fiume:

Incisione di P. Sellier (dicembre 1783)

Il 22 dicembre il quotidiano parigino fa un passo indietro: Monsieur De Combles, l’intermediario dell’orologiaio lionese, è sempre più vago e la corrispondenza con lui ogni giorno più sospetta; si arriva a dubitare dell’esistenza del signor D., che in una lettera dichiara di chiamarsi Luc (ma è lui a scrivere?). Per il Journal ce n’è abbastanza per interrompere la sottoscrizione: trattandosi con ogni probabilità di una mistificazione, chi ha versato delle somme è pregato di tornare a ritirarle. (4) 

Due giorni dopo il giornale conferma che si è trattato di un inganno, aggiungendo che molti lettori hanno preferito lasciare le somme per opere di beneficienza. (5) 

Ma ormai la fantasia degli artisti è stata solleticata. Prima di scoprire la mistificazione, circolano incisioni che preannunciano la scena – immaginando che il protagonista si sosterrà con due piccoli palloni aerostatici.

L’expérience des Sabots Elastiques

Anche il Magasin Pittoresque gli dedicherà un ritratto in azione. (6) 

Magasin pittoresque (1851)

Robert Darnton commenterà:

L’entusiasmo per il progetto, i nomi altisonanti nella lista dei sottoscrittori e la mancanza di garanzie da parte del giornale dimostravano la comune inclinazione alla creduloneria. Gli uomini avevano appena conquistato l’aria, perché non avrebbero potuto camminare sull’acqua? Quali limiti avrebbero potuto essere assegnati alle forze e al volere della ragione? […] Al 7 di febbraio [1784 il giornale] aveva superato sufficientemente l’imbarazzo, tanto da pubblicare una lettera che promuoveva una tecnica per vedere al buio, sponsorizzata da un club di entusiasti del volo in pallone e patrocinata dalla fratellanza dei “nittalopi, idrofobi, sonnambuli e fate d’acqua”. (7) 

Journal de Paris, 7.2.1784, pp. 169-170.


Note

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0